domenica 7 settembre 2014

Riceviamo e pubblichiamo

Ai Sigg in grado d’intendere al Comune di Vico Equense 
Al Rev.mo Arcivescovo Don Francesco Alfano 

Vico Equense - Mi scuso con i lettori, ma non so proprio a chi rivolgere le mie missive, servirebbe la Lanterna di Diogene. Il 21 maggio di quest’anno ebbi a risentirmi sul come era stata arredato male , con stampe scadenti, il tempio della parrocchia dei Ss. Ciro e Giovanni, Il grande telo davanti al tempio indicava la scadenza del 15 giugno, per cui rassegnato ho aspettato che passasse- Ho immaginato che per la festa dei SS Ciro e Giovanni, avrebbero ripulito, ma niente. Considerato di aver avuto già altre esperienze negative, ho voluto evitare d’imbattermi ancora con il parroco, temendo uno scontro poco edificante. Ho pregato un conoscente che frequentava lo stesso, rappresentando soprattutto, che mi sentivo offeso per aver fatto coprire il grande quadro con un telo nero e porgervi sopra una delle stampe- Il quadro fu da me donato ai principi del anni ‘80 è del pittore vicano Antonio Asturi 1904-1986, mio suocero, che rappresenta la Deposizione di Cristo. Niente. Ho invitato altro conoscente per lo stesso motivo e con le stesse argomentazioni. Venerdi 5 agosto incontro questo signore che mi riferisce presso a poco : ho parlato con il parroco, e mi ha detto che Lui non c’entra, la cosa è del Comune dove s’interessa la sig.ra…(omissis), la cosa mi sta seccando perché altri si sono già interessati alla cosa.
 
Erano circa le dieci del mattino, e pensando che fosse giorno utile per essere ricevuto al Comune vado dalla sig.ra di cui sopra. Frattanto penso: meno male che non ci ho parlato, è successo quanto temevo; dignità vorrebbe che l’Homo Sapiens, si destasse dal torpore, alzasse il telefono già da subito e rivendicasse quanto era stabilito alla scadenza del 15 giugno, invece è passato tutto giugno, luglio, agosto e sarebbe stato così chissà fino a quando?- Incontro la signora di cui sopra ed in confidenza le dico: “E’ vero che t’interessi delle stampe nella chiesa di S. Ciro? Si, mi risponde. Ed io ma che c’entri? E Lei : io curo anche la cultura ed abbiamo una convenzione con il parroco; subito pensai fra me e me: cultura o coltura, qua si piglia fischi per fiaschi. Di rimando: hai visto che hanno fatto nella chiesa di S. Ciro?, Lei perplessa; ed io da quando ci manchi? E Lei: io veramente…. ed io : fammi il piacere vacci perché c’è un grande quadro di Asturi ch’è stato coperto con un telo nero e che non si decidono a toglierlo. Lei si scusa e mi dice che avrebbe provveduto subito con degli operai, che non sapeva niente di questa cosa. Sto per andarmene quando mi colpisce una grande scritta sul muro dell’ufficio, per verità una data ed un autografo. Chiedo: chi ha imbrattato questo muro- Mi viene spiegato che il primo cittadino ha voluto suggellare la sua presenza in quell’ufficio, in quel modo- Me ne vado- Stamattina 7 c.m., con soddisfazione ho notato la rimozione del telo- Chi intende, Intenda!

Cordialmente Severino Orlando 3337349058 

Al Reverendissimo Arcivescovo don Francesco Alfano, saluto: CRISTO REGNI, SEMPRE, e mi presento, sono del 1941 e quasi conterraneo, poiché vengo dalle terre del Beato don Alfonso Maria Fusco o meglio del grandissimo Don Enrico Smaldone- Mi viene sommessamente di chiederGli, come ha fatto a nominare un tale parroco in una parrocchia così importante. Sono consapevole della penuria di sacerdoti, eppure da quando non c’è più don Matteo seguo con interesse le celebrazioni di giovani sacerdoti molto dotati- La mia fede è grande, ma anche il mio coraggio di denunciare- CRISTO REGNI - Cordialmente Severino Orlando

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