mercoledì 10 settembre 2014

Pronto soccorso, caos a Sorrento: restano solo 3 medici, summit in direzione sanitaria

Fonte: Salvatore Dare da Metropolis

Sorrento - Cinque medici in servizio. Ma uno, da contratto, lavora solo 18 ore a settimana invece delle 36 dei colleghi. In condizioni “normali”, ovvero quando non manca nessuno, i turni vengono così garantiti da un solo dottore che per 6 ore al giorno - che passano a 12 se si tratta della fascia notturna compresa tra le 20 di sera e le 8 del mattino successivo - si ritrova a gestire il pronto soccorso. Di per sé è già una situazione abbastanza precaria. Figuriamoci se capita che due dottori del reparto all’improvviso vengono meno perché malati. Allora succede che rimangono a disposizione soltanto tre medici che devono garantire il servizio rischiando di svolgere turni massacranti magari sforando gli orari e facendo più del dovuto. Al di là del potenziale scenario di vedere qualcuno in trincea al pronto soccorso che si può ritrovare a dover lavorare senza stacco o giorno di riposo dopo essere rimasto in corsia tutta la notte. E’ quello che sta avvenendo negli ultimi giorni all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Sorrento nuovamente alle prese con la cronica carenza di personale che, manco a dirlo, rischia anche di minare l’assistenza sanitaria per i pazienti, soprattutto in estate, quando aumentano le presenze dei turisti e salgono a dismisura gli interventi per gli incidenti stradali. Il personale tiene duro, con senso del dovere e spirito di sacrificio, ma è comunque sotto pressione. E’ un momento difficile, quello che si sta passando in corsia. Tant’è che ieri mattina, in tutta fretta, il direttore sanitario del plesso, Gennaro Improta, ha convocato d’urgenza una riunione in cui s’è discusso fino in fondo del caso cercando di trovare una soluzione temporanea attendendo il rientro dei medici in malattia. E mettendo sul tavolo pure i turni di lavoro del mese di agosto del personale in forza sia al presidio di Sorrento che all’ospedale De Luca e Rossano di Vico Equense.
 
C’è dell’altro. Come il turno della giornata media: tre fasce di lavoro al giorno. Il primo va dalle 8 del mattino alle 14. Qui c’è un cambio tra il medico in uscita e quello in entrata che resta al pronto soccorso fino alle 20. L’ultimo dottore della serie invece copre la fascia notturna - che si conclude alle 8 del mattino successivo - rientrando a lavoro dopo un giorno di riposo. Oggi, con l’indisponibilità di due medici, il “giro” in corsia vede in campo forze molto limitate. Che devono comunque assicurare un livello di assistenza continuo e professionale. La necessità di blindare la pattuglia di medici a Sorrento è cronica. Da tempo si va avanti nonostante i disagi. Che comportano anche l’esaurimento delle ore di lavoro straordinario su base annua svolto da qualche infermiere dell’ospedale in anticipo sulla tabella di marcia. Difficoltà che non intaccano lo spessore dei reparti.

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