lunedì 1 settembre 2014

Lettera di licenziamento ai 18 dipendenti del ristorante «’O Saracino»

Fonte: Ilenia De Rosa da Il Mattino

Vico Equense - Licenziati con un mese di preavviso. Sapevano che prima o poi sarebbe arrivata quella lettera perché il ristorante dove per anni hanno lavorato tra poco non ci sarà più. Si tratta dei dipendenti de «’O Saracino», struttura dichiarata abusiva da una sentenza del Consiglio di Stato del 2011. Alcuni tra loro non avranno diritto nemmeno al sussidio di disoccupazione perché avrebbero maturato i 6 mesi di assunzione solo il 30 settembre. Ma i locali dovranno essere sgomberati entro il 15 dello stesso mese. Il noto ristorante sito presso la marina di Aequa doveva essere abbattuto mesi fa ma a fine giugno il Consiglio di Stato ha concesso una sospensione delle procedure demolitorie fino a settembre. Una boccata d’ossigeno sia per la famiglia Aiello, proprietaria della struttura, che per i 18 dipendenti, che hanno potuto lavorare durante il periodo estivo. Ma adesso è cominciato il terribile conto alla rovescia. Quella che riguarda il ristorante «’O Saracino» è una complessa vicenda che va avanti da oltre 30 anni. Tre sentenze del tar hanno accertato che la concessione edilizia rilasciata dal Comune di Vico Equense ai titolari era illegittima e che il ristorante con l’annessa terrazza sorge su un’area demaniale. Nel maggio scorso è stata emessa l’ordinanza di sgombero dei locali dal commissario ad acta.
 
«Il futuro che ci attende è triste – afferma Francesco Aiello, titolare della struttura – e la cosa che ci fa più rabbia è il diverso trattamento che operano le istituzioni sulla base di criteri arbitrari e personali. La legge dovrebbe essere uguale per tutti». A giugno i vigili urbani di Vico Equense hanno fatto visita al ristorante per accertare l’inottemperanza all’ordinanza del commissario ad acta. Scaduti i 30 giorni di tempo è, infatti, arrivata la diffida ad esercitare qualsiasi tipo di attività nella struttura. Ma la famiglia Aiello ha continuato imperterrita ad esercitare il suo lavoro, determinata a continuare l’attività almeno per l’estate. Così è stato. Dopo che il Tar ha rigettato la richiesta di sospensiva del provvedimento si è pronunciato il Consiglio di Stato ed è stata concessa alla struttura la possibilità di restare aperta fino a settembre. L’abbattimento, del resto, non potrà avvenire a breve. Il Provveditorato per le opere pubbliche della Campania sta predisponendo il progetto di demolizione definitivo per avviare l’iter e individuare la ditta che si occuperà dell’abbattimento. Una procedura che richiede un minimo di quattro mesi. «’O Saracino» ha una storia di oltre 50 anni. La famiglia Aiello ha investito molto nel territorio dando un valido contributo per l’economia e l’immagine della marina di Aequa. Grande la solidarietà dimostratagli in questo periodo da imprenditori e commercianti di Vico Equense. Si sono esposti a difesa de «’O Saracino» anche volti noti della gastronomia. «La storia andrebbe letta con attenzione per evincere che in realtà stiamo parlando di cavilli che hanno portato a un simile scenario. Se si adotta una tale misura per quel locale, dovrebbe essere così anche per moltissime altre strutture», ha più volte affermato il rinomato chef Gennaro Esposito.

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