domenica 14 settembre 2014

Criminalità, Maria Falcone: ancora tante verità nascoste dietro dossier “mafia e appalti”

Maria Falcone
A Castellammare convegno su Cosa nostra, Zurlo (LegalmenteItalia): coltivare la memoria 

Castellammare di Stabia - “Il dossier mafia appalti su cui Falcone stava lavorando con il Ros era un atto di indagine molto importante e credo che anche Paolo Borsellino si stesse orientando proprio su questo filone”. È lo stralcio del contributo-intervista che Maria Falcone, sorella del giudice Giovanni Falcone, assassinato a Capaci, ha rilasciato al presidente dell'Associazione “LegalmenteItalia”, Vincenzo Zurlo, per il convegno “Perché si muore di mafia: la solitudine degli uomini dello Stato” che si è tenuto oggi, a Castellammare di Stabia, alle ore 10, presso il Palazzetto del Mare di via Bonito. “Anche questo su mafia e appalti fa parte di tutta quella categoria di misteri, di intrecci di interessi vari tra politica, mondo della finanza, industria eccetera che ancora oggi resistono – ha aggiunto Maria Falcone –. Ci sono tante cose che ancora non sono state scoperte per cui molti hanno potuto dormire sonni tranquilli nonostante la morte, o proprio per la morte di Giovanni e di Paolo”. Nel suo intervento, il presidente dell'associazione “LegalmenteItalia”, Vincenzo Zurlo, ha invece sottolineato il valore fondante del culto della memoria. “Il convegno di oggi – ha detto Zurlo – apre la stagione che vedrà l'Associazione impegnata nelle scuole della provincia di Napoli con il 'Caro Giovanni tour' per trasmettere alle giovani generazioni i nomi e le gesta degli eroi caduti nella guerra contro Cosa nostra in Italia negli ultimi trent'anni. Bisogna non fermarsi mai nel parlare di criminalità organizzata ai più giovani perché solo attraverso la conoscenza di questi fenomeni si può davvero parlare di una rivoluzione delle coscienze in grado di sconfiggere la violenza e la sopraffazione che le mafie diffondono nei nostri territori”. All'incontro hanno preso parte anche il pm della Dda di Napoli Catello Maresca, che si è soffermato sull'importanza di un'azione sinergica di tutte le forze positive della società nella lotta alla criminalità mafiosa, e e il senatore Ciro Falanga che, a sua volta, ha illustrato le ultime iniziative legislative contro il fenomeno mafioso.

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