sabato 9 agosto 2014

Viadotto del Rivo d’Arco, intervista al consigliere Natale Maresca di IN Movimento per Vico

Vico Equense - Egregio dr. Maresca lei è stato relatore della proposta di delibera con la quale si chiedeva la demolizione di quello che avete chiamato l’Equamostro, cioè il viadotto del Rivo d’Arco, discussa nel corso del Consiglio Comunale del 30/12/2013. Dopo le recenti vicende, ha cambiato idea? Nient’affatto. Quel viadotto va demolito. Rimango fermo in questa convinzione. Come mai? Non pensa che possa essere utile per risolvere i problemi del traffico in quella zona del nostro Comune. Il viadotto va demolito per due motivi. Il primo è quello che esso rappresenta una ferita sanguinante nel nostro paesaggio che è un bene assoluto. Lo stesso Sindaco lo ha ammesso nel corso di quel Consiglio Comunale a cui Lei ha fatto riferimento, in quell’occasione affermò “come è stato fatto fa schifo”. E la sua presenza ha comportato un degrado di tutta la valle del rivo d'Arco, come ha più volte denunciato Aldo Starace senza che nessuno muovesse un dito. In secondo luogo quello schifo, come lo definisce il Sindaco, è assolutamente inutile. Non serve al depuratore e non potrà mai essere utilizzato per la circolazione civile. Ma se in Prefettura ed in Regione si sono tenute riunioni da cui è scaturita la decisione di aprirlo alla circolazione… Caro Direttore, questa è una enorme bufala. Il viadotto non sarà mai aperto alla circolazione civile. Non lo può essere. Non ne ha i requisiti. E’ troppo stretto, non ci sono marciapiedi, la pendenza è eccessiva, non ci sono strumenti di contenimento come i guardrail . Insomma non ci sono i requisiti minimi di sicurezza per aprirlo e non sarà aperto. In Prefettura si è solo autorizzato il Sindaco ad emettere, solo in caso di straordinaria emergenza e per un periodo limitatissimo di tempo, delle ordinanze per consentire di sbloccare il traffico, consentendo il passaggio delle auto attraverso il viadotto sotto la diretta sorveglianza delle forze dell’ordine e del personale ANAS. D’altronde, è sempre stata questa l’idea del Sindaco. Insomma, ci dobbiamo tenere quella ferita del paesaggio per agevolare il traffico in pochi fine settimana, in tutto 15-20 giorni all’anno? Anzi per poche ore all'anno! E’ evidente che questa è una non-soluzione nel senso che il problema del traffico e degli ingorghi non viene risolto affatto. Le soluzioni dovrebbero essere altre.
 
Ad esempio quali? Secondo me la soluzione è quella di ridurre al minimo l’accesso alle spiagge con le auto private. Bisognerebbe intervenire su tre livelli. In primo luogo bisogna risolvere il problema trasporto pubblico. L’attuale servizio affidato all’EAV Bus è assolutamente insufficiente. E’ necessario e urgente pianificare e realizzare un sistema di trasporti pubblici per le spiagge incentrato su piccole navette a flusso continuo che colleghino le Marine con il Centro di Vico e con alcune frazioni . E poi? Ridurre drasticamente il numero dei posti auto alle spiagge, oggi francamente eccessivi. Non tutti sanno che in realtà nei pressi delle spiagge non esistono veri e propri parcheggi. Si tratta invece di aree destinate ad altre funzioni che solo a seguito di un’ordinanza sindacale, emessa ad inizio di ogni stagione, sono autorizzate ad accogliere autovetture. La conseguenza è semplice: se è così facile parcheggiare ed è così difficile utilizzare i mezzi pubblici, non ci si può meravigliare che migliaia di autovetture arrivino alle spiagge e che tutte insieme poi si riversino sulla statale sorrentina; e non ci si può neanche meravigliare se i nostri litorali vengano presi d’assalto dai bagnanti della domenica mentre il turismo di qualità si rivolge altrove, dove magari ci sono apparentemente maggiori “disagi” ma anche maggiore tranquillità. In ultimo, bisognerebbe chiedere la collaborazione anche dei gestori degli stabilimenti balneari. Se, come accade oggi, quasi tutti gli stabilimenti chiudono alla stessa ora, non ci si può stupire degli ingorghi. Intanto però nelle prossime ore il viadotto potrebbe essere aperto. I fautori dell’utilizzo del viadotto non credo potranno cantare vittoria a lungo. In che senso scusi? Quel viadotto è abusivo… Abusivo? Abusivo. Certo. Quell’opera è stata costruita con una destinazione precisa: consentire ai camion di portare via il materiale (roccia o fanghi) prodotti dal depuratore. L’utilizzo per la circolazione civile non è previsto in nessun atto autorizzativo. Insomma, l’apertura del viadotto comporterebbe una variazione della destinazione d’uso vietata dalla Legge. Come se un cittadino fosse autorizzato a costruire una stalla ed invece costruisce una civile abitazione. Commetterebbe un abuso edilizio. In questo senso l’apertura del viadotto sarebbe un abuso. Inoltre c’è un altro elemento da considerare in quanto successo in questi giorni: l’autorizzazione ambientale è scaduta e quindi completare l’opera ha rappresentato un altro abuso edilizio. E le norme valgono per tutti, non solo per i comuni cittadini, Sindaco, Prefetto ed amministratori regionali compresi. Quindi nessuno si potrebbe stupire se quel manufatto venisse sequestrato dalla Magistratura. In questo caso bisognerebbe rendere conto a chi lo ha costruito ed a chi in questi giorni si è affannato ad asfaltarlo, sprecando un altro centinaio di migliaia di euro. Lei non pensa che l’apertura della nuova galleria di Pozzano abbia cambiato lo scenario? Non vedo come. Mica l’anno scorso gli ingorghi alla marina d’Equa non c’erano? L’apertura della galleria non ha affatto aumentato in modo significativo il numero di vetture che passano sul ponte di Seiano. Chi si deve recare nei comuni da Meta a Sorrento, adesso come prima, attraversa il ponte di Seiano. La differenza sta nella percorrenza del tunnel invece che per la statale. È invece aumentato il traffico nel Centro di Vico. La galleria essendo stata progettata male: ha ridotto il traffico sulla litoranea e lo ha au. mentato nel centro di Vico. Oggi infatti, a differenza del passato, i collegamenti fra la Penisola e Castellammare Sud, cioè il Centro Storico, la zona del Porto ed i Cantieri Navali avviene solo attraverso il Centro Storico di Vico. Ciò determina una maggiore affluenza di veicoli all’incrocio di via Filangieri con il ponte di Seiano, aumentando notevolmente il traffico con grossi disagi per i cittadini. Quindi la nostra Città in questo senso ha subito un grave danno dall'apertura della galleria di Pozzano. All’incrocio con via Murrano invece non è cambiato nulla, a parte i maldestri interventi degli operatori dell’ANAS e del Sindaco nei giorni immediatamente successivi l’apertura della nuova galleria. In conclusione? Bisogna demolire il viadotto e ripensare alla politica del trasporto pubblico come premessa di un turismo di qualità per una Città che sta rimanendo sempre più indietro pur avendo delle enormi potenzialità per primeggiare con le più importanti realtà turistiche della Campania, come ci ha ricordato in questi giorni Gennaro Esposito. Ma con la politica del viadotto non sarà mai possibile un cambio di direzione virtuoso.

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