mercoledì 6 agosto 2014

Scusate il ritardo

dii IN Movimento per Vico 

Vico Equense - Per l’amministrazione Cinque è un’estate di corsa affannosa dietro allo sfratto delle poste, ai giochi fatiscenti e alle pedane. E’ l’ effetto prevedibile del cronico navigare a vista di un’amministrazione senza programmazione. - Questa carenza si è manifestata nel ritardo con cui è stato affrontato lo sfratto alla posta di Massaquano per morosità. Prevedibile la richiesta del locatore,che già l’anno passato era addivenuto ad accordo. A niente è servita la delibera di consiglio comunale, che avanzava il riconoscimento degli uffici postali di Massaquano, Arola e Moiano come comuni montani e dunque sovvenzionati da Poste Italiane. Il comune oggi è recidivo e moroso: bisognava trovare una soluzione prima anche per la tranquillità della numerosa utenza! Oggi si scopre l’amministrazione in affanno a sedare le proteste dei genitori dei piccoli per i giochi di piazza Marconi, fatiscenti e pericolosi da anni. A tamponare è arrivata una tardiva delibera di Giunta fatta a metà estate, il 22 luglio scorso, che decreta l’attuazione in tempi brevi di progetti per i bambini e perfino il Consiglio comunale dei ragazzi, tutto con una spesa ragguardevole.
Tra questi un progetto si chiama “Città dei bambini” evocando il “Non è città per i bambini” a titolo del manifesto delle opposizioni IMV e PD, che aveva destato il fastidio evidente di qualche assessore in Consiglio comunale.


L’invasione delle pedane, negli spazi di Vico centro, agli incroci e sugli stalli dei taxi o sulle aree di parcheggio già ridotte ha determinato i diffusi malumori dei cittadini e le evidenti proteste. Per tale motivo la maggioranza consiliare ha promesso un regolamento, mai fatto finora. Anche qui vale la solita assenza di programma, e forse è peggio, perché questa volta il rimando è sancito da una delibera di Giunta , la n.7 del 13 gennaio del 2012 , atto di indirizzo, che demanda la materia delle concessioni degli spazi pubblici e sportivi agli uffici. Un rimando di programmazione e pianificazione di almeno due anni. A causa di tutti questi ritardi è evidente l’imbarazzo dei consiglieri di maggioranza, anche in consiglio comunale, dove alcuni si sono affannati a dire alla minoranza, che reclamava soluzioni:conosciamo il problema e stiamo provvedendo", ma senza risultati… E’chiaro che qualche consigliere di maggioranza avrà pur parlato di questi problemi al “conducente”, il quale però non vuole essere disturbato, mentre gira nei cantieri. E’ assenza di programmazione anche non implementare il trasporto pubblico con i trasporti in crisi e correre ad asfaltare il viadotto del Rivo d’Arco, che senza le prerogative di sicurezza viene allestito all’ultimo momento per tamponare un’emergenza... Tuttavia l’apertura del viadotto può essere politicamente fruttuosa, in un momento di difficoltà dell’amministrazione, come questo!!!

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