lunedì 11 agosto 2014

Sangue sull'Amalfitana, scintille tra i Comuni di Positano e Vico Equense: è polemica

Fonte: Rocco Traisci da Metropolis 

Positano/Vico Equense - Nel giorno del dolore per la morte di due ragazzi, che spegne in un solo colpo l’arrivo della bella stagione in uno dei lembi più belli del mondo, la politica entra a gamba tesa e cerca responsabilità che, in un certo senso, è impossibile assegnare in questo momento. Anas, Provincia, Comuni si interrogano, ancora una volta alla presenza di vittime molto giovani, su come prevenire gli incidenti nei tornanti di una strada pazza, lenta e pericolosa per via delle curve a gomito e delle strettoie che in certi punti rendono la viabilità impossibile. E il giorno della rabbia, di una rabbia istintiva, quasi nervosa, che costringe il sindaco di Positano Michele De Lucia e il vicesindaco Francesco Fusco, ad abbassare le serrande e a chiedere a gran voce una serie di interventi che però devono partire innanzitutto dalle amministrazioni. Già, le amministrazioni: quelle interessate alla messa in sicurezza della statale amalfitana sono Sorrento, Piano e Vico Equense sul versante est e Positano e Amalfi su quello occidentale. E così da Positano, il vice Fusco vive ore di avvilimento per l’ennesima tragedia che questa volta ha colpito una delle famiglie più influenti della città, quella di Raffaele Rispoli, che gestisce l’albergo Savoia, uno dei più antichi della cittadina costiera. E attacca. Duro: «Quel tratto non è di nostra competenza, altrimenti adesso sentirei addosso il peso della responsabilità di ciò che è successo. Non ne faccio una colpa a Gennaro Cinque, ma quel tratto, Tordigliano, è una frazione del comune di Vico Equense e purtroppo da decenni non c’è mai stata la possibilità di risolvere le problematiche di un tratto di strada che è terra di nessuno».
 
Si tratta, in effetti, di uno spicchio di statale amalfitana che è di competenza del comune vicano, anche se la città dista quasi 20 chilometri, dall’altra parte del tratto montano che divide le due costiere. «Fino a quando non si prenderanno posizioni nette su questo argomento purtroppo il tratto sarà sempre poco sicuro e non parlo solo di incidenti ma anche di fenomeni di dissesto idrogeologico - spiega il sindaco - che riguardano la cura che le amministrazioni devono assegnare ai tratti di loro competenza. Siamo dispiaciuti e avviliti per ciò che è accaduto ma non ho mai visto controlli in quell’area e purtroppo le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti». Gennaro Cinque ha ricevuto la notizia della morte dei due ragazzi quasi in tempo reale. Sa che Tordigliano è una frazione di Vico, ma sa anche che quando la fatalità si abbatte sul destino di due giovani come Rispoli e lo scafatese Vincenzo Veropalumbo, 18 anni (un terzo ragazzo è ricoverato in gravi condizioni a Sorrento) c’è poco da fare e a dietrologia non aiuta. «Non vedo l’utilità da parte di Fusco nell’assegnare responsabilità alla nostra amministrazione. Quell’area non si può controllare notte giorno, che cosa dobbiamo fare noi sindaci? Metterci di guardia notte e giorno e controllare che le motociclette rispettino i limiti di velocità?». Anni fa si era addirittura parlato di dissuasori, quando il bilancio degli incidenti raggiungeva la cadenza quasi quotidiana: «La competenza è dell’Anas e purtroppo per vincoli legati al codice della strada non è possibile installare dissuasori, come avevo io stesso chiesto tempo fa su un altro tratto critico come quello tra Vico e Meta. Sono stato io stesso stamattina (ieri, ndr) sul luogo dell’incidente e non ho visto particolari elementi di pericolo che possano far pensare ad una responsabilità del tratto stradale di nostra competenza. C’è una segnaletica orizzontale e verticale che funziona e purtroppo quando accadono queste tragedia bisogna anche fare un appello alla prudenza dei ragazzi, che in quei tratti non rispettano sempre i limiti di velocità». Insomma polemiche destinate a riaccendere il dibattito sulla sicurezza di una strada su cui in questi anni si sono verificate troppe tragedie e che viene ogni anno attraversata da milioni di turisti in viaggio verso Positano e Amalfi.

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