sabato 2 agosto 2014

Impianti sportivi, tra pochi giorni i nomi di chi li gestirà

Il regolamento è stato approvato durante una seduta di consiglio comunale 

di Ilenia De Rosa 

Vico Equense - Approvato un regolamento per la gestione delle strutture sportive comunali, con l’obiettivo di dettare i criteri e le modalità per l’uso di tali impianti. Si tratta di spazi che verranno gestiti direttamente dal Comune o da società, associazioni e fondazioni costituite dall’ente stesso oppure in modo delegato mediante affidamento ad altri soggetti. Il regolamento fissa dei paletti e fa chiarezza sulle caratteristiche necessarie per amministrare i luoghi dove si svolgono attività sportive. Prima distinzione è quella tra impianti di interesse primario e secondario. Alla prima categoria appartengono il campo sportivo di via Raspolo e il palazzetto dello sport di via Madonnelle, in quanto «assolvono la funzione di interesse generale della città» e, quindi, classificati come strutture di rilevanza cittadina. Sono da considerare impianti di interesse secondario, invece, gli altri spazi presenti sul territorio, comprese le palestre degli istituti scolastici. Potranno utilizzare gli impianti sportivi gestiti direttamente dall’amministrazione comunale le associazioni o società sportive affiliate a federazioni riconosciute dal Coni, le scuole, il Coni, le federazioni sportive, le discipline sportive associate, gli enti di promozione sportiva. Gli interessati hanno già presentato la domanda per l’utilizzo delle strutture, in riferimento all’annata che va da settembre a giugno, e tra pochi giorni si sapranno i nomi. I calendari di fruizione degli impianti gestiti direttamente dal Comune saranno pubblicati entro il 30 settembre. Il loro uso è consentito anche agli enti pubblici e privati, cooperative di servizi, associazioni non sportive, singoli cittadini che ne fanno richiesta motivi scolastici, lavorativi o ricreativi.
 
Con il documento approvato in consiglio è stato regolamentato anche l’uso delle strutture sportive annesse alle scuole di proprietà comunale, nelle ore e negli spazi liberi dagli impegni dell’istituto. Attraverso la modalità delegata alcune strutture sportive saranno affidate a soggetti privati. Le concessioni avranno durata massima di tre anni e, in alcuni casi, anche sei anni, dove previsto un notevole impegno socioeconomico a carico del concessionario. Il Comune formerà delle graduatorie tenendo conto di una serie di parametri. Tra questi, la rispondenza dell’attività svolta in relazione al tipo di impianto, l’esperienza nella gestione di impianti e organizzazione di manifestazioni sportive, le qualifiche possedute da istruttori e allenatori, i risultati raggiunti a livello agonistico, l’attività sportiva ed educativa svolta a favore di giovani, disabili e anziani, il numero di tesserati, l’anzianità di affiliazione a federazioni sportive nazionali, enti di promozione sportiva riconosciuti dal Coni.

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