domenica 31 agosto 2014

Flora Beneduce: “Un coordinamento regionale per le urgenze”

Il consigliere regionale FI chiede lo sblocco del turno over e una rete di coordinamento tre ospedali e cliniche convenzionate 

Vico Equense - “Le Asl campane hanno bisogno di un coordinamento regionale per le emergenze. Non possiamo aspettare che altri pazienti muoiano perché manca una rete di comunicazione tra direzioni generali, nosocomi e cliniche convenzionate. Non si può assistere agli scandali e mantenere inalterata la gestione della sanità. È il momento di intervenire, ovviamente contenendo le spese, ma tenendo conto delle esigenze degli utenti, attraverso la programmazione e la sinergia con gli altri reparti di eccellenza che insistono sul territorio regionale”. L’affondo di Flora Beneduce, consigliere regionale della Campania e componente della V Commissione consiliare Sanità e sicurezza sociale, non lascia campo agli equivoci: bisogna intervenire subito. “Io sono medico e so cosa significa lavorare in Pronto soccorso. È una trincea, dal primo gennaio al 31 dicembre. Si lavora ininterrottamente, in turni estenuanti. Il personale è carente e non sempre la strumentazione é adeguata. I polveroni si sollevano ad agosto, ma la sanità non conosce alta e bassa stagione. Da qui la mia proposta di potenziare il day surgery, ma anche e soprattutto quella di coordinare Asl, nosocomi e cliniche convenzionate. Neurochirurgia, cardiochirurgia, ortopedia sono unità operative che non possono essere chiuse contemporaneamente nella stessa Asl di appartenenza. I livelli essenziali di assistenza devono essere mantenuti, ovunque. Si sblocchi il turn over e si immettano nuove risorse umane. Si taglino le consulenze, si investa sui giovani, professionalizzati, motivati e pronti a combattere la loro “buona battaglia” in corsia. E la battaglia sia combattuta anche dalle istituzioni e dai direttori generali, ai quali chiedo di premiare il merito e adoperarsi per una comunicazione costante con gli altri presidi, seguendo le indicazioni di un coordinamento regionale ad hoc”.

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