martedì 12 agosto 2014

Aperto il viadotto del Rivo d’Arco

Fonte: Fabrizio Geremicca da il Corriere del Mezzogiorno

Vico Equense - La prima auto è transitata alle 17.30, quando i vigili urbani hanno aperto i cancelli. A scaglioni, le vetture hanno percorso il serpentone di cemento che spezza il vallone di Seiano e collega la parte bassa di via Murrano con via Rivo d’Arco, quindi con la statale. Il bypass, fortemente voluto dal sindaco di Vico Equense, Gennaro Cinque, col pretesto che sia una valida alternativa per evitare che il traffico impazzisca a causa dell’incrocio tra le auto che risalgono dalla Marina di Seiano e quelle in uscita dalla galleria di Pozzano, ieri ha avuto il suo battesimo. Abusivo, per quanto formalmente garantito da una ordinanza del primo cittadino, che fa riferimento a motivi di urgenza. Quel tracciato, infatti, che ha distrutto terrazzamenti ed ulivi, non ha i requisiti di una strada. E’ largo appena 2,5 metri. Nasce come via ad uso esclusivo dei camion in uscita dal cantiere del depuratore di Punta Gradelle, carichi di roccia. O, almeno, così è stato giustificato. Lo scavo era infatti già ultimato quando, circa 4 anni fa, iniziarono i lavori della stradina. I funzionari del commissariato per la depurazione dissero poi che sarebbe stato percorso, quel tracciato, dai camion che avrebbero portato via i fanghi prodotti dal depuratore, una volta che fosse stato realizzato. Punta Gradelle, però, ne produrrà pochissimi. Ultimo atto: dieci giorni fa Anas, Regione e Comune hanno decretato che la carreggiata da 2,5 metri possa essere una via alternativa a senso unico in caso di traffico.
 
Prima, però, andava completata ed ecco spuntare un finanziamento di urgenza di 90.000 euro da parte dell’Anas. Lavori lampo, nel silenzio della Soprintendenza, la stessa che aveva incredibilmente autorizzato l’opera, sia pure con poche banali ed inutili prescrizioni. Quei 90.000 euro vanno a sommarsi ai 2 milioni già dilapidati. Con quei soldi si sarebbe potuta realizzare un’ascensore tra Vico centro ed il mare, sarebbe stato possibile finanziare un servizio di autobus decente( i mezzi Eav tra Vico centro e la Marina di Seiano funzionano malissimo) e magari perfino qualche corsa aggiuntiva della Circum. La stradina che tale non è, a settembre, tornerà in sonno. “Toglieremo anche l’asfalto che non era previsto dal progetto iniziale”, dice Cinque. Altri lavori, altri appalti. E’ il ciclo del cemento ed in suo nome si è distrutto uno splendido paesaggio.

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