giovedì 24 luglio 2014

Trasporto in penisola sorrentina, intervista al Sindaco di Sorrento

I problemi del trasporto in penisola sorrentina continuano a tenere banco. Di seguito l’intervista di Antonino Pane, pubblicato ieri su Il Mattino al sindaco di Sorrento, Giuseppe Cuomo

Sorrento - Statale Sorrentina, treni, aliscafi. Da un disastro all’altro i collegamenti da e per . Il sindaco Giuseppe Cuomo parte subito all’attacco: “Siamo stufi di subire. Sorrento insieme con gli altri centri della penisola formano la più grande azienda turistica del Mezzogiorno. Questo è un dato che il governo nazionale e quello regionale non possono più ignorare. Abbiamo bisogno di servizi efficienti, di un piano che razionalizzi i collegamenti”. Sorrento sempre più isola senza i benefici dell’isola. “Concetto validissimo se rapportato alle vie del mare. Le corse di aliscafo tra Napoli e Sorrento sono state affidate alla buona volontà degli armatori senza nessun obbligo di servizio. Dobbiamo essere un’isola? Allora ci diano un servizio di aliscafi e traghetti così come avviene per Capri e Ischia”. Già, i traghetti. Un collegamento di trasporto auto via mare potrebbe alleggerire di molto la statale 145. “Anche questa strada in passato è stata esplorata ma con scarsi risultati. La verità è che fu impiegato un traghetto lentissimo con una capienza minima. Mai è stato valutato un servizio del genere impiegando mezzi idonei”.
 
Torniamo agli aliscafi. Funzionano benissimo solo le linee con Capri. “Perché sono quelle più remunerative. La Regione dovrebbe pretendere dagli armatori servizi obbligatori anche su rotte meno appetibili quando si gestiscono collegamenti che sono super remunerativi. Chi effettua il servizio Sorrento-Capri deve garantire un servizio adeguato, d’estate e d’inverno anche su Sorrento-Napoli con pacchetti di corse che coprono tutta la giornata. E così si sfata anche la storia della scarsa affluenza: le vie del mare, spesso, non si utilizzano perché si parte la mattina ma non si può tornare la sera perché i collegamenti vengono interrotti troppo presto”. C’è poi la tragedia Circumvesuviana. “Vagoni fatiscenti, orari tagliati, disservizi di ogni genere. Eppure basta salire una volta sui treni per rendersi conto che le uniche stazioni dove tutti pagano il biglietto sono quelle della penisola sorrentina. E come siamo ripagati? Con disservizi continui. La Circum potrebbe avere, invece, un ruolo fondamentale grazie alla posizione della stazione di Villa dei Misteri a pochi passi dagli Scavi di Pompei. Un servizio veramente efficiente potrebbe essere da stimolo per attirare anche investimenti privati. Perché, ad esempio, non immaginare il prolungamento del binario fino a Capodichino facendo partecipare direttamente anche gli operatori turistici? Sono certo che molti non si tirerebbero indietro”.

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