lunedì 21 luglio 2014

Flora Beneduce: “Seiano. Pronta un’interrogazione sulla riapertura della galleria”

Vico Equense - “Un’opera colossale che rischia di trasformarsi in una colossale beffa. È costata oltre 130 milioni di euro, ha bloccato l’indotto economico legato al turismo via terra e ha richiesto sacrifici esasperanti ai cittadini pendolari che, dalla Penisola sorrentina, si spostano con l’auto”. Così, Flora Beneduce, consigliere regionale della Campania, esprime il suo disappunto riguardo l’apertura della galleria di Seiano, che ha generato code interminabili e, di fatto, ha inibito la circolazione sulla statale sorrentina. “Ad ottobre scorso, in Consiglio regionale, paventando l’esito disastroso dell’apertura del tunnel, attraverso modalità non adeguate, ho promosso presso i capigruppo un ordine del giorno per trovare una soluzione. Ora sono pronta a ripartire, con un’interrogazione che non potrà restare inevasa”. L’onorevole Beneduce è determinata a trovare una soluzione al traffico disastroso che sta prostrando non solo il settore turistico, ma tutto il trasporto in Penisola. “L’Anas ha voluto questo intervento che ha prodotto più problemi di quanti ne avrebbe dovuti risolvere. Ora cerchi una soluzione, a partire dall’apertura, in condizioni di sicurezza, della strada di cantiere utilizzata per i lavori al depuratore di punta Gradelle. Si tratta di un’alternativa viaria esistente e utilizzabile in tempi brevi”. La riflessione di Flora Beneduce si fa più amara quando pensa alla dorsale sorrentina.
 
“Avrebbe decongestionato il traffico e avrebbe innestato un vero e concreto processo di sviluppo della zona alta della Penisola sorrentina. Il turismo, la principale componente dell’economia costiera, ne avrebbe avuto grande incentivo e giovamento. Certe misure a carattere domestico sono sicuramente utili, ma la Penisola sorrentina deve avere soluzioni decisive. Ma di opportunità mancate la politica regionale ne ha offerte tantissime. E chissà che il progetto della strada a mezza costa non possa essere recuperato. L’emergenza mobilità potrebbe trovare una soluzione definitiva”.

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