Vico Equense - Ieri un’anziana signora, che amava, già da qualche anno, passare il suo pomeriggio estivo, insieme a qualche amica, sulle panchine davanti a una pizzeria, mi disse di aver perduto il suo posticino. Ora infatti vi è una grande pedana, su cui avventori di passaggio mangiano ai tavolini. La signora ha dovuto spostarsi un po’ in là. Con la sua amica siede sulle panchine di un bar. Il gestore è persona notoriamente di buon cuore. A Vico sono sempre meno gli spazi per gli anziani, se escludiamo la villetta Paradiso, il cui prato è solo“tosato” sporadicamente, e le panchine del piazzale di S. Ciro, per le quali però bisogna avere una sana schiena! Una giovane signora con il passeggino, ascoltata la prima, lamentava gli spazi pubblici sempre più ristretti e le macchine in seconda fila. Insomma al vicano (ma anche al possibile turista) tocca passeggiare tra macchine in seconda fila, marciapiedi ingombri di merce e pedane con il rischio che addosso ti arrivi il piatto che il cameriere, nel suo celere passaggio, porta al cliente.. Mi chiedo: ma se a Vico le pedane spuntano come funghi a ombrello(ni) dovremmo anche essere certi che, per la concessione dell’uso del suolo pubblico, i guadagni del nostro erario cittadino siano davvero sostanziosi, se non altro per il numero di concessioni. Per soddisfare questa "curiosità" civile basterebbe rendere pubblica la somma ottenuta con le tutte le relative concessioni. Ciò potrebbe consolarci del fastidio di camminare tra mille impacci e qualche pericolo…e poi pagare rilevanti tasse per i servizi. Siamo ancora ai primi di luglio e per la nuova “pedanizzazione” estiva ( ma poi invernale o anche eterna) c’è ancora tempo…Ma ad agosto, a Vico centro,ci sarà da allenarsi per il volo!
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