mercoledì 2 aprile 2014

Pochi infermieri all'ospedale di Sorrento, sos dei primari: "Assistenza a rischio"

Fonte: Salvatore Dare da Metropolis

Sorrento - L’ipotesi, all’improvviso sfumata nelle ultime ore nonostante una puntuale delibera varata dall’Asl Napoli 3 Sud, per il trasferimento di ben quattro infermieri in forza all’ospedale «Santa Maria della Misericordia» di Sorrento all’unità operativa di salute mentale ha fatto scoppiare la rivolta dei primari. In cinque, in una lettera inviata d’urgenza al direttore generale dell’Asl Napoli 3 Sud Maurizio D’Amora, hanno a priori bocciato il provvedimento che sarebbe dovuto diventare operativo nella giornata di ieri. Un sos lanciato ai vertici dell’azienda sanitaria locale condito anche da qualche bacchettata pesante: «Carenza di personale, no al trasferimento» è stato il messaggio dei primari che, in tal senso, hanno deciso di sposare la linea assunta dai rappresentanti delle organizzazioni sindacali che, già nel corso delle ultime settimane, avevano bocciato la decisione assunta dall’Asl Napoli 3 Sud che è tornata sui suoi passi. L’addio per quattro infermieri dei reparti di medicina, chirurgia e ortopedia è stato revocato, temporaneamente, visto che medici e sindacalisti hanno trovato l’apertura dell’azienda che ha rivisto la decisione con uno stop giunto all’improvviso dopo un dialogo costruttivo avviato fra personale e azienda sanitaria. Nella lettera trasmessa a D’Amora prima del dietrofront sancito ieri, i primari dell’ospedale di Sorrento avevano parlato chiaro. Una decisione, quella del possibile trasferimento di quattro infermieri, che avrebbe aggravato e di molto la già precaria situazione assistenziale presso le unità operative.
 
«Come più volte e reiteratamente è stato reso noto agli organi competenti, presso tutti i reparti del presidio ospedaliero di Sorrento è in atto una grave carenza di personale infermieristico, per tacere di quello medico ed ausiliario». Non solo: «Quest’ultimo ulteriore depauperamento - continua la nota dei primari riferendosi al trasferimento degli infermieri - renderebbe alquanto problematico, se non impossibile, il mantenimento degli attuali standard assistenziali fino a oggi assicurati dal senso di abnegazione del personale addetto». Un’emergenza senza fine, acuita dal provvedimento dell’Asl che poi l’ha ritirato. I primari non avevano gradito il trasferimento degli infermieri anche perché è primavera, la stagione turistica è pronta a entrare nel vivo e ciò comporta storicamente una mole di lavoro ulteriore per tutto lo staff sanitario del plesso «Santa Maria della Misericordia» di corso Italia. I medici si sono rivolti al direttore generale dell’Asl Napoli 3 Sud senza alcun giro di parole. Da qui la richiesta, immediata, giunta sul tavolo del manager dell’azienda sanitaria locale, di sospendere il provvedimento di trasferimento e qualora D’Amora lo ritenesse opportuno «la convocazione per un ulteriore confronto programmatico e gestionali». Il caso è temporaneamente chiuso. L’Asl ha congelato l’atto confermando i quattro infermieri. Capitolo sindacali: i rappresentanti delle organizzazioni, da cui già in passato era partito il grido di dolore, hanno nuovamente rilanciato l’esigenza di rivedere gli ultimi provvedimenti. «Puntuale è arrivata la nota dei primari dei reparti ospedalieri sulla giusta preoccupazione delle organizzazioni sindacali che il 25 marzo scorso avevano richiesto al direttore generale la sospensione di un provvedimento scandaloso e inappropriato» è scritto in un documento firmato dai rappresentanti Uil Fpl, Fsi, Fials e Nursing Up. Poi la decisione di bloccare il trasferimento e l’apertura di un’altra fase.

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