venerdì 11 aprile 2014

Pd, Picierno sorpassa tutti capolista al Sud per l’Europa con l’incognita delle preferenze

Pina Picierno
Fonte: Ottavio Lucarelli da La Repubblica Napoli 

Un rischiatutto le elezioni europee del 25 maggio per i candidati campani del Partito democratico. Per la capolista innanzitutto. Pina Picierno, 33 anni, finora “nominata” due volte alla Camera, scopre di notte da una telefonata del premier Matteo Renzi di diventare capolista al Sud e, dunque, di doversi misurare per la prima volta con le preferenze. «Mi ha chiamato Matteo. E chi se l’aspettava». Le preferenze, per lei un mondo sconosciuto che la terrorizza. Al punto che, per trovarle un sostegno, all’ultimo secondo Sandra Zampa, presidente facente funzioni del Pd, dopo aver letto i nomi con un blitz ha cancellato dalla lista il responsabile per il Sud dei Giovani democratici, il pugliese Stefano Minerva, inserendo al suo posto il consigliere regionale campano Nicola Caputo, il più votato un anno e mezza fa a Caserta alle “parlamentarie” del Pd. Una scelta senza precedenti. Due casertani, la Picierno e Caputo, in corsa per l’Europa. Una scelta contro ogni logica che ha il solo obiettivo di dare sostegno elettorale alla Picierno. Il blitz ha fatto infuriare il campano Michele Grimaldi, coordinatore della segreteria nazionale dei Giovani democratici: «La direzione nazionale del Pd, con un blitz dell’ultimo minuto, ha depennato dalla lista Stefano Minerva.
 
Una vergogna, un’offesa ai tanti che hanno creduto in nel “cambioverso” di Renzi». Caputo pronto a immolarsi per la Picierno. Ma è un rischiatutto per l’intera rappresentanza in lista. Oggi la Campania ha un solo deputato uscente del Pd a Strasburgo, Andrea Cozzolino, e ieri ha inserito a sorpresa ben sette pedine su diciassette nel collegio del Sud che comprende anche Puglia, Basilicata e Calabria. Sette campani. Con la Picierno, responsabile per il Sud nella segreteria nazionale del Pd, c’è in lista il confermato Cozzolino (al numero 6), attaccato due giorni fa da Roberto Saviano per la vicenda delle scandalose primarie per il Comune di Napoli di tre anni fa. In corsa anche il deputato dalemiano Massimo Paolucci (numero 8) il quale, se eletto in Europa, consentirebbe ad Annamaria Carloni, moglie di Bassolino e prima dei non eletti alla Camera, di rientrare in Parlamento dopo un’esperienza in Senato. Ci sono due consiglieri regionali, la salernitana Anna Petrone (numero 4) e il casertano Caputo (numero 17). C’è il sindaco di Ischia Giuseppe Ferrandino (numero 10), detto Giosi. E poi l’unica vera novità, la trentenne Roberta Capone (numero 13), vomerese, da alcuni anni insegnante di lingua e letteratura italiana nelle università francesi, esponente dei Giovani democratici e vicepresidente dell’Iusyi, l’internazionale dei giovani socialisti. Rappresenta l’area Epifani guidata in Campania da Gino Cimmino. Giovanissima, si è presentata a tutti nel pomeriggio con un divertente tweet: “Eh si, quella Roberta Capone candidata alle prossime elezioni europee sono io”. Più banale il cinguettio della Picierno: “Grazie a Matteo Renzi e al Pd. Una bellissima nuova avventura. Ci divertiremo un sacco”. I campani del Pd, dati alla mano, rischiano però di divertirsi ben poco. Ogni elettore potrà esprimere tre preferenze, ma non si potranno votare tre uomini o tre donne, pena l’annullamento della terza preferenza. Il punto è però un altro. Cinque anni fa con il 22.4 nel Sud il Pd conquistò quattro seggi. Questa volta potrebbe averne cinque, al massimo sei. Conti presto fatti. La Puglia eleggerà certamente il numero due della lista, il sindaco di Bari Michele Emiliano. Ma è fortissima anche Elena Gentile, assessore regionale alla sanità. E non solo. Perché il lucano Gianni Pittella, che alle primarie per la leadership del partito dopo essere stato escluso al primo step ha sostenuto Matteo Renzi, ha ottenuto ovviamente la deroga e sarà ancora in gara con un bacino personale di circa trentamila voti solo in Campania. Ma non basta. Fortissimo è anche il calabrese Mario Pirillo. Resta un posto, forse due per la Campania. Andrea Cozzolino è tra i favoriti anche se ha qualche sponsor in meno rispetto a cinque anni fa. E la Picierno? Chi la voterà? Lasciata l’area Franceschini dove ha dimorato per anni, è ormai renziana al cento per cento. E sarà dura, anche perché ha sempre coltivato la segreteria romana ignorando il territorio. Un aiuto le arriverà dal consigliere regionale Caputo. E poi? Assunta Tartaglione, segretario regionale, è comunque soddisfatta del risultato portato a casa: «La Campania ha una forte rappresentanza alle prossime elezioni. Donne e uomini impegnati nelle istituzioni porteranno in Europa il proprio patrimonio di competenze. Candidature tutte di ottimo profilo per raccogliere un ampio consenso in tutte le aree della Campania e valorizzare al meglio i nostri territori». I voti al Pd, complessivamente, arriveranno ma la Campania rischia, come avvenne cinque anni fa, di avere tanti candidati in fila tra i primi dei non eletti.

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