martedì 1 aprile 2014

Monte Faito, tavolo di crisi in Regione

Funivia chiusa, degrado ovunque e tasse altissime per i residenti, la protesta 

Fonte: Ilenia De Rosa da Il Mattino 

Vico Equense - Incontro in Regione per parlare della questione Faito. La riunione si terrà lunedì pomeriggio e coinvolgerà tutti gli enti coinvolti. A seguito dell’acceso colloquio di venerdì scorso tra il sindaco di Vico Equense Gennaro Cinque e il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro è stato fissato un tavolo per discutere del futuro della montagna, attualmente isolata a causa delle strade interrotte e della funivia fuori funzionamento. Grande è la preoccupazione di questi ultimi giorni dopo la notizia della probabile chiusura definitiva della funivia. «Sulla questione Faito ogni ente ha sempre cercato di scaricare le responsabilità sugli altri – ha affermato il vicesindaco di Vico Equense Benedetto Migliaccio – ma è arrivato il momento di fare un punto della situazione. Regione e Provincia, che tanto si sono battute per avere la proprietà della montagna, devono assumersi impegni precisi. Sono certo che il confronto di lunedì sarà un altro momento importante, dopo l’incontro del sindaco con Caldoro. Noi andremo con idee e progetti chiari». La scorsa settimana un gruppo di residenti di Faito, insieme ad alcuni membri dell’associazione «Pro natura», è stato ricevuto prima dall’assessore regionale Sergio Vetrella, poi dall’assessore provinciale Massimo De Angelis. Il quadro emerso è stato subito chiaro: la Regione ha stanziato 2milioni di euro per la riqualificazione dell’area e la messa in funzione dell’impianto ma, al momento, non intende accollarsi la spesa per la gestione del servizio, attività che richiede 700mila euro l’anno e che spaventa sia enti pubblici che privati. La società Eav Campania, i Comuni di Vico Equense, Castellammare di Stabia e Pimonte hanno, infatti, rifiutato di accollarsi questa responsabilità.

Se la situazione dovesse restare invariata i soldi che dovevano permettere la riapertura della Funivia potrebbero essere utilizzati per lo smontaggio dell'impianto. Un pericolo, questo, che tutti vorrebbero evitare, sia cittadini che amministratori, ma sull’iter da seguire vi è il buio totale. Ad interessarsi è stato anche il vice capogruppo Pd Antonio Marciano, che ha invogliato la giunta regionale a risolvere la situazione, definendo la mancata riapertura della funivia «una sconfitta per tutti». Intanto i disagi con cui si scontrano i residenti e gli operatori turistici di Monte Faito non sono pochi. «Le ultime difficoltà relative alle vie di comunicazione rappresentano la ciliegina sulla torta – ha affermato Clementina Esposito, consigliere dell’associazione Pro Faito – in un territorio lasciato in uno stato di abbandono. Attualmente siamo isolati. Ma a questo vanno aggiunti anche altri problemi. Non c'è controllo, i furti e i danneggiamenti nelle case sono all'ordine del giorno. Recentemente, il taglio indiscriminato di alberi si sta verificando sfrontatamente, lungo il ciglio delle strade principali. Non c'è un posto di guardia medica. L’eternit è ovunque. Da quando, nel 2007, la montagna è stata acquistata dalla Regione Campania e dalla Provincia le cose sono davvero andate in malora. Per assurdo, invece, la tassazione sugli immobili è elevatissima e gli estimi catastali sono equiparati a quelli di Capri. Tutti i nostri soldi, pagati in tasse e tributi non vengono certamente reinvestiti nel Faito ma forniscono ingenti risorse al Comune che li utilizza altrove. Ci sentiamo abbandonati dalle istituzioni. Negli anni ’50 la nostra montagna era una meta turistica ambita. Oggi sta cadendo a pezzi». Non si scoraggiano, però, i residenti della zona, riuniti in associazioni, comitati e pronti a fare battaglia per difendere il loro territorio.

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