giovedì 3 aprile 2014

Meta al voto, c'è Antonella Viggiano: la leader Udc si candiderà a sindaco

di Salvatore Dare da Metropolis

Meta - Non è un vero e proprio colpo di scena perché, in fondo, già da tempo le grandi manovre la vedevano al centro di un’ipotetica candidatura a sindaco che ponesse le basi su forze già presenti in consiglio comunale. Anche se, evidentemente, vederla ora alla guida di un emergente movimento alternativo al sindaco uscente Paolo Trapani e soprattutto all’ex primo cittadino Bruno Antonelli – di cui è stata l’alleata più forte anni fa in maggioranza – assume un sapore differente, di sorpresa. Antonella Viggiano scalda i motori. In molti, fra cui consiglieri comunali anche di opposizione e liberi professionisti, vogliono la leader dell’Udc – eletta nel 2009 in minoranza – da comandante di una pattuglia pronta a scendere in campo alle prossime amministrative. Gli incontri stanno andando avanti senza sosta per affilare le armi e redigere un programma ambizioso, concreto, che possa consentire – in caso di vittoria alle urne – di guidare l’amministrazione al meglio, per rilanciare una classe di amministratori che, adesso, pensa soprattutto alle alleanze, agli apparentamenti invece di concludere al meglio il mandato conferito dalla città. Non il gruppo Viggiano, di cui finora è filtrato davvero molto poco.
 
Mistero sui nomi che intendono «supportare» la missione per la scalata verso il municipio. Lontano dalla luce dei riflettori, si lavora sodo. Sembra da escludere un apporto esterno dell’ex sindaco Bruno Antonelli che proprio con la consigliera comunale dell’Udc ha condiviso larga parte della sua esperienza anni indossando la fascia tricolore del Comune di Meta: il medico-politico dell’ospedale di Sorrento vuole correre da solo. Nel corso dei prossimi giorni, verranno tirate le somme e ci saranno le ufficialità su appoggi, obiettivi e candidati. In tanti sono allettati dalla possibilità di lanciarsi verso la bagarre elettorale al fianco di Antonella Viggiano che è alla vigilia di una scelta ritenuta importante ma anche semplice conseguenza di un percorso politico composto di tappe. Quella di una potenziale candidatura a sindaco rappresenta solamente il naturale esito di una crescita amministrativa su cui l’esponente dell’Udc ha fornito la propria disponibilità. L’unica certezza è sul piano. Il programma parte dal basso, dalla gente, dalla cittadinanza, tentando di andare a soddisfare le legittime esigenze di Meta. Il clamoroso ritorno in campo di Bruno Antonelli, d’altronde, ha un po’ accelerato il corso delle cose. L’ex sindaco ha deciso di ripresentarsi alla città dopo cinque anni passati alla finestra. Si dimise subito dalla carica di consigliere di opposizione quando per soli 66 voti perse le amministrative che videro trionfare l’allora presidente del consiglio comunale uscente, quel Paolo Trapani che se fino a pochi mesi fa sembrava tagliato fuori dalla partita, ora è tornato prepotentemente alla carica consapevole di poter contare sull’apporto del Partito democratico di Meta. Una realtà in ogni caso non troppo omogenea, visto che un fedelissimo democrat del calibro di Giuseppe Tito - invece di sostenere concretamente la pista che conduce alla ricandidatura del sindaco uscente - sta invece lavorando sul progetto Antonelli, promosso anche dal consigliere regionale del Pd, Antonio Amato, vicino alle posizioni dell’ormai ex «super-assessore» nel vertice segreto (ma non troppo) avvenuto lontano da Meta alcuni giorni fa assieme ai consiglieri comunali di opposizione Daniele De Martino e Antonino Russo. Insomma, ci sono i presupposti per assistere a uno scontro a tre infuocato con protagonisti Trapani, Antonelli e Viggiano senza dimenticare la quarta possibile squadra in campo, quella del neonato movimento civico «Alba metese» che corteggia da tempo l’ex vicesindaco e ingegnere capo del Comune di Piano di Sorrento, Graziano Maresca il quale, dato vicino al Partito democratico - qualche giorno fa prese parte a un vertice con il segretario cittadino Nicola Mollica, prima però dell’investitura per Paolo Trapani - non ha ancora definitivamente rotto gli indugi. Da dirigente comunale dell’amministrazione di Piano di Sorrento, ha sempre dichiarato di voler provare a lottare per indossare la fascia tricolore.

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