giovedì 10 aprile 2014

“La Corte dei Conti indaghi sulle spese per l’illuminazione”

Vico Equense - Quella “pataccona pseudopolitica” annunciata dall’opposizione, così come scrisse giorni fa su facebook il vicesindaco Benedetto Migliaccio, sarà al centro di un corposo esposto, che sarà trasmesso a stretto giro all’attenzione della Corte dei Conti. Ad annunciarlo, oggi in prima pagina, il quotidiano Metropolis. I costi record che attualmente sostiene il Comune di Vico Equense per la gestione dell’impianto di illuminazione, insomma, verranno passati al setaccio per verificare se ci sono responsabilità erariali da accertare. Il Comune spende cifre record e batte grandi metropoli del calibro di Roma, Torino e Napoli. Costi choc tirati fuori, nei giorni scorsi, durante una conferenza stampa dai consiglieri Natale Maresca, Aldo Starace e Claudia Scaramellino. Ben 143 euro netti all’anno, 40 in più rispetto alla media nazionale, per ogni punto luce: tanto sborsa il Comune a favore dell'impresa con cui venne stipulato nel 2006 un’intesa trentennale di project financing, per manutenzione e fornitura dell’energia elettrica. Il sindaco apre all’ipotesi di avviare un confronto con la ditta per dimezzare le spese. Una commissione consiliare. Sì, perché nel corso del tempo il canone pattuito alla firma del contratto nel 2006 prevedeva solo 2461 punti luce. L’ammontare complessivo che l’ente doveva alla società che aveva proposto il project financing si attestava a circa 327mila euro all’anno. Aldo Starace ha puntato l’indice anche sui vantaggi per la popolazione. Infatti, se il canone di manutenzione si adeguava agli indici Istat, a suo avviso non avveniva per quello dei consumi. I conseguenti aumenti dei punti luce ha portato il Comune a pagare un canone annuo pari a 452mila euro a cui va aggiunta un’Iva pari a circa 100mila euro. In pratica dal 2006 al 2014 per la minoranza - conti alla mano - i costi sono lievitati di oltre 125mila euro. Ogni singolo punto luce costa alle casse comunali 143 euro.

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