mercoledì 2 aprile 2014

Funivia del Faito, Franca Rossi: “Una una buona programmazione degli orari, delle tariffe e della promozione turistica consentirebbe di coprire i costi”

Franca Rossi e Antonio Marciano 
Vico Equense - La storica funivia che collegava il centro di Castellammare di Stabia al Monte Faito forse non ci sarà più. La Regione ha stanziato 2milioni di euro per la riqualificazione dell’area e la messa in funzione dell’impianto ma nessuno vuole occuparsi della gestione del servizio. Al momento anche i Comuni di Vico Equense, Castellammare di Stabia e Pimonte hanno rifiutato di accollarsi questa responsabilità. Se la situazione dovesse restare invariata i soldi che dovevano permettere la riapertura della Funivia potrebbero essere utilizzati per lo smontaggio dell'impianto. Una riflessione sui costi di gestione, arriva da Franca Rossi, segretaria PD del Circolo “Carlo Fermariello” L’Eav – spiega la dirigente democrat - ha manifestato la disponibilità a tornare a gestire la funivia del faito, in presenza di un supporto economico da parte della Regione. Certamente i costi di gestione sono elevati, ma una buona programmazione degli orari, delle tariffe e della promozione turistica consentirebbe di coprire i costi e forse di realizzare anche degli utili.” Tre i punti toccati da Franca Rossi. Cominciamo dagli orari: “il servizio di funivia, negli ultimi 30 anni, da aprile a giugno e da settembre ad ottobre ha funzionato fino alle ore 16 circa. Solo in luglio ed agosto il servizio terminava alle ore 20 circa. Basterebbe già questo per scoraggiare chiunque a salire al Faito , magari per un pomeriggio, col rischio di perdere l’ultima corsa.”
 
Passiamo ai prezzi: “ La corsa in funivia costa ben 8 euro ed è obbligatorio il biglietto andata e ritorno. Quindi se si perde l’ultima corsa della funivia si deve prendere l’autobus e pagare di nuovo dopo aver già pagato per il ritorno. Risultato : non si va in funivia, troppo costoso! Non esiste la possibilità di fare un abbonamento né per i residenti, né per i lavoratori. Quindi un collaboratore domestico o un operaio o un villeggiante che vuole andare in ufficio non trova economico prendere la funivia e quindi prende l’automobile. Ovviamente non si può neanche acquistare un carnet… Tutto questo è assurdo se si pensa che chi acquista un abbonamento o un carnet paga pure anticipatamente. Non esistono agevolazioni per le famiglie o per le comitive. Una famigliola di 4 persone che vuol viaggiare in funivia deve sborsare la bellezza di 32 euro, quindi usa l’auto. Solo i residenti a Vico e Castellammare hanno una riduzione sul biglietto , sempre con andata e ritorno obbligatorio, ma la stessa riduzione non spetta ai villeggianti e proprietari di seconde case. In effetti si fa di tutto per scoraggiare chiunque a prendere la funivia.” In fine la promozione: “Avete mai visto nelle stazioni della Circumvesuviana qualche cartello che pubblicizzava la funivia del Faito? Mai,tranne che in qualche anfratto poco visibile delle stazioni a di Napoli e Castellammare. I turisti di tutto il mondo pagano fior di quattrini per salire sulla Torre Eiffel, sulla Torre di Pisa, sui campanili delle chiese , unicamente per ammirare il panorama dall’alto,, e noi che abbiamo la vista dall’alto più spettacolare del mondo non riusciamo a promuovere la semplice corsa in funivia sia pure solo per ammirare il panorama da un’opera così mastodontica . Se il Monte Faito non avesse proprio nulla da offrire, basterebbe promuovere il solo “ giro in funivia” come attrazione per stimolare nel turista il desiderio di fare un salto in funivia. Poi tutto il resto verrebbe da sé… Purtroppo la funivia è stata considerata (si fa per dire) solamente dal punto di vista del trasporto e non come attrazione turistica e il risultato è sotto gli occhi di tutti.”

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