giovedì 14 ottobre 2010

Un vicano alla conquista di New York

Dieci cuochi e un pasticciere sono sbarcati a New York, alla conquista della Grande Mela con le loro più originali ricette, per lo più all'insegna della semplicità. Per tre giorni Eataly accoglie Identità New York 2010, organizzato da Paolo Marchi, il giornalista ideatore di Identità Golose. Sotto i riflettori di Eataly, il nuovo superstore newyorchese della cucina italiana diventato uno dei templi gastronomici della Grande Mela con un successo di pubblico senza precedenti, l'obiettivo è di disegnare un quadro dell'alta cucina contemporanea italiana e presentare le eccellenze di una nazione dai mille gusti diversi, che si susseguono dalle Alpi alle coste del Mediterraneo: Ugo Alciati, Luca Montersino e Davide Scabin dal Piemonte, Emanuele Scarello dal Friuli Venezia Giulia, Massimo Bottura dall'Emilia Romagna, Moreno Cedroni dalle Marche, Cristina Bowerman da Roma, Gennaro Esposito da Napoli, Niko Romito dall'Abruzzo, Pietro Zito dalla Puglia e Pino Cuttaia, dalla Sicilia. Nei ristoranti tematici di Eataly il pubblico si sta accalcando per gustare i piatti ideati dai nostri ambasciatori del made in Italy, che hanno smontato e rimontato anni e anni di storia per disporre saperi e sapori secondo nuovi equilibri e diffondere la filosofia del nuovo gusto italiano. Al Ristorante della Pasta Gennaro Esposito: il titolare della Torre del Saracino di Vico Equense, ha spiegato che accanto alla pasta stracotta "emerge non di rado quella troppo al dente. A volte è cruda più che al dente, oppure al contrario è troppo cotta come sappiamo succede spesso all'estero. Al dente vuol dire che si può masticare con piacere". Poi ha fatto assaggiare la sua Minestra di pasta mista di Gragnano con pesci di scoglio e crostacei.

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