domenica 10 ottobre 2010

Sconti sulle multe ad alcuni automobilisti, 9 vigili a processo

Sant’Agnello - Diminuivano l’importo delle multe per consentire ai trasgressori di pagare un importo inferiore a quello previsto. Nove vigili urbani - del comando di polizia di Sant’Agnello - sono indagati per truffa aggravata ai danni dell’ente pubblico, falsità materiale ed ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici ed abuso d’ufficio. Ieri mattina, i carabinieri della compagnia di Sorrento - agli ordini del capitano Massimo Antonio De Bari - hanno notificato i nove avvisi di garanzia emessi dalla Procura della Repubblica di Torre Annunziata. Gli avvisi di conclusione indagini sono stati recapitati a due ufficiali– di cui uno in quiescenza – sei marescialli ed un agente. I due ufficiali sono Franco Querzoli e Salvatore Coppola. I sei marescialli, invece, Franco Gargiulo, Gennaro Cuccaro, Bartolo Maresca, Giosuè De Maio, Francesco Ferraiolo e Giuseppe Gargiulo. L’agente è Michele Guastaferro.L’indagine, partita lo scorso settembre, è stata messa a segno dai militari della stazione di Vico Equense diretti dal maresciallo Gerardo Vignola e dal luogotenente Antonio Lezzi. Dalle indagini, tra l’altro, è emerso che i vigili non toglievano i punti dalla patente e non registravano le contravvenzioni non pagate. Il danno patrimoniale per il Comune di Sant’Agnello si aggira intorno ai 60mila euro. Chi aveva ricevuto le multe, quindi, aveva la possibilità di pagare un importo inferiore a quello previsto. Gli agenti di polizia municipale, dal 2004 al 2008, hanno materialmente alterato circa 10mila verbali. Le cifre venivano praticamente modificate. Stesso discorso per le rispettive quietanze di pagamento. Ai trasgressori, che oltre alla multa perdevano anche i punti dalla patente, il “taglio” non avveniva. Nel 2004 e nel 2005, infatti, gli agenti non hanno provveduto a diminuire il totale dei punti e tutto restava come prima. Altro aspetto è quello legato alle contravvenzioni non pagate. Le multe, infatti, non venivano “iscritte a ruolo” e ciò generava un altro problema. Si è arrivati dritto alla prescrizione del diritto di riscossione coatta da parte del Comune di Sant’Agnello. Facile immaginare che l’ente della penisola sorrentina ha subito un danno legato alle mancate entrate. Secondo le stime si aggira intorno ai 60mila euro. (Rosaria Federico Metropolis)

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