venerdì 22 ottobre 2010

Russo (Pd): Cesaro deve dimettersi, Caldoro venga in Consiglio

Regione Campania – “In questi mesi, - spiega Giuseppe Russo, capogruppo del Pd in Regione Campania - in Campania, il potere pubblico, al cospetto delle sfide che lo attendono, è apparso sempre sospeso ed oscillante tra autoritarismo ed autorevolezza. Con la scelta di aprire una seconda discarica nel parco nazionale del Vesuvio, patrimonio dell’Unesco, ha rinunciato a qualsiasi sforzo politico, lasciando prevalere il calcolo elettorale, ed ha imboccato la scorciatoia dell’autoritarismo, con conseguenze che allo stato non osiamo neanche immaginare. Le sagge e razionali considerazioni dell’Assessore Romano che hanno ispirato il decreto di Caldoro sono state ferocemente contrastate da “cacicchi infeudati” che, dietro una difesa “della sacralità del suolo”, hanno messo allo scoperto la fragilità dell’assetto istituzionale campano e del suo ritardo in cui cooperazione e sussidiarietà sono termini sconosciuti. Le conseguenze del persistere di questa condizione sono e saranno sul piano politico, economico e culturale devastanti e limitative per l’interesse generale. Cesaro farebbe bene a dimettersi! Per come ha gestito fin qui la vicenda e perché dovrebbe prendere atto che questa sedicente classe dirigente è cresciuta sotto la sua notevole influenza politica all’interno del Pdl. A nulla vale anche l’argomentazione che le colpe sono tutte addebitabili all’eredità del centrosinistra. Ma non era in corso un miracolo? Suvvia, siamo seri! Chi governa ha il dovere di fare meglio di chi lo ha preceduto. E poi due torti non hanno mai fatto una ragione. I nostri conti li abbiamo pagati nell’ultima tornata elettorale. Il gruppo regionale del Pd e i parlamentari campani – conclude l’esponente democratico - hanno prodotto in questi mesi proposte chiare e risolutive impegnando tutte le istituzioni campane e che possono, se assunte, consentire un passo avanti deciso e definitivo a questa triste vicenda. Chiediamo quindi a chi governa la Regione un confronto serio e costruttivo da farsi nella sede istituzionale preposta nei tempi più rapidi possibili”.

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