venerdì 15 ottobre 2010

Riqualificazione Avis, Bobbio si arrabbia e minaccia querela

Scala e Di Martino replicano

Castellammare di Stabia - “Scala e Di Martino e chiunque altro, eventualmente, decida di accodarsi a loro, non meritano una risposta nel merito delle loro deliranti affermazioni, che sono un misto di rabbia impotente, di disinformazione attiva e passiva e di incapacità politica, nonché frutto di un progetto politico, quello del comunismo, marcito nelle fogne russe, sudamericane, cinesi e dell’est europeo. A questi due ineffabili personaggi, che evidentemente si sopravvalutano talmente tanto da essere convinti da rivestire il ruolo di parlamentari e, perciò, di essere coperti dalla relativa immunità, mi limito a comunicare che nei prossimi giorni saranno debitamente querelati da qualcuno dei miei innumerevoli amici avvocati penalisti che sto accuratamente individuando”. Lo ha detto il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Bobbio. “Li avviso di non spendere troppo nei prossimi giorni, perché la querela sarà accompagnata da una robusta richiesta di risarcimento danni. Adesso basta, i due bambini in questione, perché tali sono in confronto alla mia veneranda età politica e fisiologica, hanno bisogno di una bella lezione, anche perché è arrivato il momento che capiscano che i bimbi non si devono permettere di rivolgersi ai grandi senza prima essere interpellati”, ha concluso Bobbio. Dopo l'annuncio del sindaco gli esponenti di Sinistra Ecologia e Libertà, Tonino Scala e Andrea Di Martino, la vicenda nasce dalla riqualificazione dell'area ex Avis, sono arrivate le repliche. "Arrogante, saccente, arrabbiato, gradasso, anche un po' intimidatorio, ma in fondo ironico, quasi simpatico". "Se il sindaco - dice Tonino Scala - con questa minaccia pensava di far paura, ha sortito in me solo ed esclusivamente una gran bella risata. Il podestà, che sa solo dire che coloro i quali sono contro di lui sono con la camorra, quando parla usa toni di un uomo poco avvezzo alle regole della democrazia. Ora comprendo il perché di quel "negligente" con cui lo etichettò il Csm. Alla sua veneranda età e dall'alto della sua esperienza dovrebbe sapere e capire che il Ventennio è terminato e che in Italia c'è la libertà di espressione. Se Bobbio pensa che, dopo le sue affermazioni, io possa definirlo fascista, si sbaglia di grosso. Non è neanche fascista! Non rinnego ciò che ho detto, anzi lo confermo e aspetto la querela. Ho già una bella cornice e uno spazio in casa per mettere in bella mostra questo trofeo. Volevo dare un consiglio al sindaco Bobbio: anziché minacciare, chiarisca di quale progetto parla su Avis. Io sono giovane e ho la mente fresca: il progetto presentato alla passata amministrazione non parlava di case, tutt'al più di strutture ricettive. C'è un altro progetto? Bobbio lo presenti alla città. Abbiamo sollevato il problema perché siamo preoccupati del futuro dei lavoratori, il nostro unico interesse. Se il sindaco vuole continuare con una polemica da quattro soldi, lo faccia da solo. Una risata lo seppellirà. Siamo interessati ai problemi della città e alla sorte dei lavoratori. Le minacce non solo non ci interessano ma non ci fanno paura. So che è sindaco da pochi mesi, non è che abbia dimostrato chissà quanto in questa veste. Di certo ha dimostrato, in quest'occasione, grandi doti comiche. Se posso permettermi di suggerirgli un nome d'arte, "Gigi 'er bullo' è perfetto per lui. Ho ricevuto molte telefonate di solidarietà dopo la minaccia di Bobbio. Ho lanciato una petizione su Facebook riproponendo la mia nota su Avis e intitolandola "Chi vuole essere querelato da Bobbio". Scommettiamo che saremo in tanti a sottoscriverla?" "Io bambino? - ha invece detto Andrea Di Martino - Di certo Bobbio non è un maestro di stile. Da lui non posso accettare lezioni neanche su questo livello, figuriamoci su quello politico. La volgarità dei toni e dei contenuti del sindaco Bobbio si commenta da sola e non merita repliche- sottolinea Andrea Di Martino- Vuole querelarmi in sede penale e civile? Lo faccia pure. Sarà l'occasione per confrontarci sul merito delle questioni che ho posto. Dovrà spiegare anche in Tribunale i motivi per i quali è a favore della costruzione di case e centri commerciali al posto di attività industriali".

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