sabato 23 ottobre 2010

Rifiuti, di chi è la colpa?

Anche oggi i quotidiani riflettono sulla monnezza campana. Libero attribuisce la crisi di Napoli alla scomparsa dei partiti. “Dinanzi a disastri di queste dimensioni – scrive Geronimo - una volta si riunivano gli organi collegiali dei partiti che assumevano una linea alla quale tutti gli amministratori si dovevano adeguare. Insomma, tanto per intenderci, non avremmo mai visto lo scontro tra i due presidenti delle province di Napoli ed Avellino che sono dello stesso partito, il Pdl. Ciò che vale per Pdl che amministra 3 province su 5 vale anche per tutti gli altri partiti a testimonianza di un concetto che si è smarrito e cioè che le istituzioni quando non sono innervate dalla politica, diventano autoreferenziali e inadeguate.” Il Riformista, invece, difende Bassolino.” Tre anni fa – scrive Peppino Caldarola - lo avevano dipinto come l’uomo nero della Campania. L’uomo che aveva portato la regione sulle prime pagine dei giornali del mondo e in apertura dei telegiornali del pianeta per il cumulo di “monnezza” che stava sommergendo Napoli. In poche settimane si rovesciò su di lui la vergogna italiana malgrado appena pochi anni prima da sindaco del capoluogo avesse segnato la stagione del Rinascimento napoletano finendo anche quella volta sulle prime pagine dei giornali di tutto il mondo. Berlusconi, appena arrivato al governo, mandò Bertolaso e l’esercito e a poco a poco la “monnezza” sparì e anche Bassolino, dimenticato dal suo partito, finì nel cassonetto dell’oblio. Eppure la storia dei rifiuti napoletani era una storia antica, frutto di malgoverno locale ma anche di inadempienze nazionali…”


1 commento:

Anonimo ha detto...

" Meno del 20% della popolazione sta facendo la raccolta differenziata.
La maggior parte dei cittadini è menefreghista su essa, o non vuole, oppure vuole che siano i netturbini a differenziarla.
Molti comuni dopo quasi un anno di tentativi ad incentivare a differenziare hanno rinunciato, perchè tanto la gente buttava tutto nel sacco nero o trasparente tutto quello che avevano senza differenziare, lamentandosi che tenere 4 sacchi della spazzatura differenti portava via troppo spazio.
Allarme rifiuti...finchè i cittadini diranno "pago e quindi faccio quel cazzo che voglio e voi mi portate via la monnezza" ci sarà sempre emergenza rifiuti.
C'era in tutta italia quando non esisteva la differenziata, le discariche erano enormi. Ora vanno pian piano diventando sempre più piccole con la differenziata, e con i termovalorizzatori ancora meno.
Non mi stupisco che le città vicine a Napoli non vogliano i rifiuti di Napoli: finchè non ci sarà differenza dei rifiuti non verrà mai accettata ".
QUESTO E' UN COMMENTO CHE HO RACCOLTO ON LINE DA UN NAPOLETANO.