sabato 9 ottobre 2010

Processi e date c’è l’intesa tra avvocati e magistrati

Sorrento - Assemblea generale della camera penale del Tribunale di Torre Annunziata, presieduta dall’avvocato Elio D’Aquino, ieri mattina, presso la sezione di Sorrento. All’incontro sono intervenuti, tra gli altri, il procuratore capo Diego Marmo, l’avvocato Gabriella Spadaro, presidente della commissione pari opportunità, il rappresentante dell’associazione forense della penisola sorrentina, Francesco Saverio Esposito con gli altri esponenti dell’avvocatura locale. Particolarmente dibattuti i disagi sulle carenze strutturali del Tribunale di Torre Annunziata. L’obiettivo dell’assemblea focalizzato, in particolare sulle iniziative da attuare per affrontare e risolvere i problemi sul tappeto. Il procuratore capo del Tribuna di Torre Annunziata, Diego Marmo, nel suo intervento, ha sottolineato che in questo momento occorre abbassare il tono delle polemiche e se i magistrati non riescono ad operare in maniera sistematica anche gli avvocati vengono penalizzati: occorre mantenere la piante organiche delle varie strutture territoriali e abolire gli uffici giudiziari inutili. Si è poi discusso di un’importante iniziativa per scongiurare le ipotesi di divergenze che possano insorgere tra avvocati e magistrati anche in relazione alla gestione delle udienze mediante un Protocollo d’intesa, uno strumento che permette tra l’altro anche di stabilire delle regole in merito all’ordine di chiamata dei processi, determinazione dell’orario di chiusura dell’udienza, ma soprattutto regole deontologiche relative ai modi ed ai toni per il rispetto formale e sostanziale delle norme nel corso dei procedimenti. Se dovessero avvenire delle violazioni di tale protocollo di intesa è prevista la possibilità di segnalazione al presidente del Tribunale e al presidente della camera penale i quali potranno prendere provvedimenti nel merito della questione, sentite le parti in causa. Il tutto per rendere armonico il rapporto tra avvocati e magistrati e per ottimizzare l’amministrazione della giustizia salvaguardando la dignità della professione forense e quella dei magistrati, evitando forme di attrito durante i dibattimenti. (a.s. il Mattino)

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