mercoledì 6 ottobre 2010

Piano urbanistico stop all’edilizia popolare

Sorrento - Rush finale con polemiche per il varo del Piano urbanistico comunale. Ieri mattina presso la sede della Provincia di Napoli si è riunita la conferenza di servizi indetta per la valutazione del Puc di Sorrento. Oltre al sindaco, Giuseppe Cuomo ed all’assessore ai Lavori Pubblici, Mariano Pontecorvo, erano presenti i rappresentanti dell’ente di piazza Matteotti e degli altri organismi chiamati a dare il via libera allo strumento urbanistico di Sorrento. Nei prossimi giorni la conferenza di servizi sarà convocata nuovamente fino ad arrivare al 22 ottobre, data fissata per l’approvazione definitiva. A quel punto il Puc sarà nuovamente inviato al comune di Sorrento per il varo da parte del Consiglio comunale. «Se tutto procederà come previsto – sottolinea il sindaco Giuseppe Cuomo – entro la metà di novembre la nostra città vedrà diventare operativo il nuovo strumento urbanistico». Documento che disegna il futuro assetto di Sorrento a livello di edilizia pubblica e privata. C’è, però, un problema. È stato imposto lo stop al previsto progetto di realizzare le abitazioni delle cooperative che dovrebbero sorgere nel rione de l’Atigliana. «Purtroppo – spiega il sindaco Cuomo – in base all’anagrafe edilizia esistente e al Piano urbanistico territoriale non è prevista la possibilità di aumentare il numero dei vani di edilizia residenziale, ma solo quella economica e popolare». In pratica non si possono realizzare nuovi volumi se non per le ex 167. «Ci hanno spiegato – aggiunge il primo cittadino di Sorrento – che questo ostacolo potrà essere aggirato solo se si procederà alla modifica del Piano casa emanato dalla Regione». Una situazione che ha scatenato le proteste del Consorzio delle cooperative edilizie della Penisola sorrentina (Ceps), che da anni attende di attuare un programma di edilizia sociale in maniera legittima, senza ricorrere alla speculazione o alla devastazione di un territorio già profondamente «segnato» da abusi ricorrenti e cementificazione selvaggia. «È una beffa – osserva il presidente del Consorzio, Nino Esposito - Le motivazioni di questo paradosso sono da ricercare nella mancanza, nell’ultimo ventennio, di una vera politica della casa: si è lasciato all’arbitrio di pochi, le decisioni sul futuro territoriale dell’area sorrentina, senza la possibilità di capire o condividere quelle scelte urbanistiche necessarie per una città come Sorrento». E poi l’affondo: «A questo punto – spiega il presidente del Ceps - è evidente che in costiera gli appartamenti possono essere costruiti solo dagli abusivi. L’unica prospettiva è la nuova legge regionale numero 19 del 2009, chiedendo ai politici, senza ulteriori ipocrisie, d’impegnarsi a varare in temi stretti una variante al nuovo Puc che consenta al Ceps di realizzare almeno un centinaio di case, già promesse all’Atigliana dal Consiglio comunale con delibera numero 9 del 25 febbraio scorso, per garantire in tempi brevi una casa sociale da assegnare a giovani coppie, a famiglie in difficoltà, pensionati o singoli». (Giuseppe Damiano il Mattino)

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