venerdì 15 ottobre 2010

Pd, Cossiga può attendere

Anche la toponomastica può essere partecipazione

Sorrento - «Maroni dovrebbe fare quel che feci io quand’ero ministro dell’Interni. Gli universitari? Lasciarli fare. Ritirare le forze di polizia dalle strade e dalle università, infiltrare il movimento con agenti provocatori pronti a tutto, e lasciare che per una decina di giorni i manifestanti devastino i negozi, diano fuoco alle macchine e mettano a ferro e fuoco le città. Dopo di che, forti del consenso popolare, il suono delle sirene delle ambulanze dovrà sovrastare quello delle auto di polizia e carabinieri. Le forze dell’ordine dovrebbero massacrare i manifestanti senza pietà e mandarli tutti in ospedale. Non arrestarli, che tanto poi i magistrati li rimetterebbero subito in libertà, ma picchiarli a sangue e picchiare a sangue anche quei docenti che li fomentano. Non quelli anziani, certo, ma le maestre ragazzine sì». Questo quanto dichiarato dal Presidente Francesco Cossiga nel 2008, e tanto ci basta per declinare la richiesta del Sen. Lauro di intitolare a Cossiga una piazza o una strada di Sorrento. «Onorevole Senatore Lauro, non crediamo sia sufficiente il fatto che il Presidente Cossiga sia stato “per anni, un grande amico di Sorrento, un incondizionato ammiratore e frequentatore della nostra bellissima Città” - afferma Giuliano De Luca coordinatore PD Sorrento - e non comprendiamo le ragioni per le quali il Ministero degli Interni dovrebbe consentire una deroga alla Legge n. 1188 del 1927, che impone il passaggio di almeno dieci anni dal decesso per l’intitolazione di strade o piazze pubbliche». Nel caso specifico il senatore Lauro è un cittadino come gli altri. Non risulta, infatti, che tra le prerogative dei parlamentari, che dovrebbero occuparsi di proporre ed approvare leggi che migliorino la vita dei cittadini, ci sia una competenza esclusiva per una tale richiesta. E allora, perché non possono proporlo anche gli altri cittadini a chi desiderano intitolare una piazza della nostra città? Infatti, ci possono essere altre personalità alle quali pensare di intitolare una strada, dal Presidente Sandro Pertini, del quale quest’anno si è celebrato il ventesimo anniversario dalla scomparsa, al giornalista Giancarlo Siani, ucciso per mano della camorra nel 1985. Due delle tante personalità che hanno incarnato dei valori e ideali che vale la pena trasmettere alle giovani generazioni non solo di Sorrento, ma di tutta Italia.Sulla base di queste valutazioni, tutti i cittadini di Sorrento potrebbero suggerire in maniera democratica una personalità alla quale intitolare una strada o una piazza della nostra Città, inviando una e-mail all’indirizzo di posta elettronica del Sindaco (mayor@comune.sorrento.na.it). «Anche le scelte sulla toponomastica possono essere motivo di partecipazione della cittadinanza, scelte che partono dal “basso” e non sempre “calate dall’alto” e delle quali, spesso, non se ne comprendono nemmeno le ragioni» conclude Alessandro Schisano consigliere comunale del PD.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

a tale lettera non si può rispondere se con il restare ammutoliti per tanta mistificazione.
Grazie caro Presidente picconatore, un solo rimprovero ed è quello che dovevi cominciare da lì, cioè dalla parte della ex sinistra dc, che si vendette anche l'anima per non farsi arrestare e che permise con quella operazione, che i comunisti arrivassero fino allo scanno più alto di questo paese.

Anonimo ha detto...

Sono d'accordo: c'è poco da rispondere. Di fronte ad una legittima proposta c'è una spiegazione sul perchè non si è d'accordo e c'è una controproposta. Che c'entra questo con le mistificazioni, il comunismo e via discorrendo fatico a capirlo.

Anonimo ha detto...

perchè evidntemente non conosci la storia di questo paese e di quello che è avvenuto con la cosidetta fine della prima repubblica, cioè di come i comunisti sono saliti al "potere".
Poi lo capirai quando sarai grande...

Anonimo ha detto...

Anche io sinceramente trovo che si stia montando un caso per nulla, tra l'altro esercitandosi nel ruolo di storici della prima e seconda Repubblica.
Il sen. Lauro ha fatto una proposta (legittimo) ed il Partito Democratico ha espresso la sua opinione su quella proposta e ne ha fatta una sua (anche questo legittimo). Perchè voler vedere sempre e per forza delle polemiche in tutto?

Anonimo ha detto...

Io sono dell'avviso che si stia montando un caso inutilmente.
Il sen. Lauro ha fatto una proposta (legittimo) ed il partito democratico ha espresso la sua opinione su quella proposta e fatto una controproposta (anche questo legittimo).
Perchè voler sempre vedere gli intenti polemici in tutto, tra l'altro, esercitandosi nel ruolo di storici della prima e seconda Repubblica.

Anonimo ha detto...

Come si è abituati nei palazzi di Roma, quando uno esprime un'opinione diversa dalla tua subito la si bolla come "polemica di basso conio, come strumentalizzazione politica o di sinistra ideologica ormai defunta".
Nulla vieta al Sen. Lauro di esprimere pensieri romantici su chicchessia. Certo è che a leggere alcune parole violente di Cossiga vengono in mente i versi del grande Totò quando scrisse A livella. Al grande principe napoletano dall'animo umile intitolerei una strada sorrentina.

Anonimo ha detto...

per l'anonimo delle 11.05 che sarà lo stesso anonimo delle 15,25 ... credo proprio che è lei a non conoscere la storia le do del lei perchè credo che sia abbastanza vecchio e probabilmente le stava bene quella classe politica che ha contribuito ad indebitare l'Italia ... buona giornata e se ne faccia una ragione ... per quanto riguarda la strada a Cossiga io più che a Cossiga la dedicherei ad Aldo Moro che avrebbe sicuramente qualche domanda da fare al presidente picconatore