martedì 5 ottobre 2010

Paolo Romani giura da Napolitano come nuovo ministro Sviluppo

Si è conclusa la telenovela per la sostituzione di Scajola. Al suo posto, vacante dal 5 maggio, va Paolo Romani. Già Sottosegretario alle Comunicazioni innalzato a viceministro, Romani è un uomo che per carriera è molto simile a Berlusconi. Come lui ha passato una vita nel segno delle tv private e di Forza Italia. E come lui ha la residenza a nord di Milano. Nato nel capoluogo lombardo nel settembre del 1947 e cresciuto a Monza, sposato con tre figli, è nei primi anni’70 che muove i primi passi nel mondo delle tv private, proprio nello stesso periodo di Berlusconi. E’ il 1976 quando Romani, dopo una prima esperienza a TeleLivorno con Marco Taradash, fonda Milano Tv (che poi diventerà Rete A), diretta concorrente della Telemilano di Berlusconi (l’attuale Canale5). Ma sono ancora solo i primi passi, perché nel 1985 Romani passa dall’essere direttore generale di Milano Tv a diventare amministratore delegato di TeleLombardia, di proprietà di Salvatore Ligresti. E nel frattempo ha fondato un’altra tv, Lombardia 7. Poi nel 1994, l’anno della discesa in campo di Berlusconi, viene “folgorato” dalla passione politica e molla tutto per andare a fare il deputato con Forza Italia fino a diventare, nel 2005, sottosegretario per lo Comunicazioni, carica riconfermata nell’ultimo governo Berlusconi. In questa veste si attira più di una critica con il cosiddetto “decreto Romani”, approvato a marzo di quest’anno, che recepisce una direttiva europea sugli audiovisivi, applicata anche a contenuti web.

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