mercoledì 20 ottobre 2010

Monnezza quotidiana...

Non solo tutti i quotidiani parlano della nostra monnezza, ma oggi ci si mette anche ItaliaFutura, l’associazione di Luca Cordero di Montezemolo. "La nuova emergenza rifiuti a Napoli e il vergognoso scarico di responsabilità tra istituzioni locali e nazionali è solo il fenomeno più visibile del lento allontanarsi della città da un qualunque standard di vita degno di una metropoli occidentale". Con un fondo pubblicato sul proprio sito internet l’associazione parla dell’emergenza rifiuti e se la prende con il Sindaco "un’amministrazione comunale incompetente, arrogante, litigiosa e giudicata dai napoletani, a ragione, tra le peggiori di sempre". Ovviamente Rosetta si è incazzata ed ha replicato a strettissimo giro: "Montezemolo venga e dimostri come porta avanti la città e quello che sa fare. A Napoli si dice che le chiacchiere se le porta il vento". Liberal, il quotidiano di area liberal-moderata, molto vicino all'Unione di Centro ci spiega che in Campania sono tutti incapaci. “ Questa è la regione – continua l’articolo - dove non funziona nulla: il ciclo di smaltimento dei rifiuti, la sanità, i trasporti, i conti pubblici, la disoccupazione. Non ci sono problemi, ma emergenze. Tutto è eccezionale, anche le cose più semplici e normali perché la normale amministrazione non è mai garantita. I napoletani – perché il problema campano equivale alla “questione napoletana” che è pagata da tutto il “resto della Campania”- non sono in grado di governarsi. Ad oggi non funziona la Regione, la Provincia non dà notizie di sé, il Comune è un disastro. L’amministrazione delle cose napoletane non fa progressi ma procede per salti, a volte in avanti e a volte indietro. Il “caso Napoli” è presente anche nella letteratura: da La Capria alla Ortese a Domenico Rea. Si tende a concepire la città di Napoli non come Storia bensì come Natura: un qualcosa di completamente irriducibile alla ragionevolezza e alla volontà, qualcosa in cui l’elemento naturale resiste ai metodi moderni di controllo e convivenza. Napoli, dunque, come una città che non cambia mai, dove la legge sovrana è la trascuratezza, l’incuria, l’abbandono di tutto ciò che è pubblico. Il pubblico non è un problema del governo.” Concludiamo il nostro giro quotidiano tra i sacchetti, con l’Editoriale di Marco Demarco sul Corriere del Mezzogiorno, che propone un “Grande Fratello sull’immondizia”.

Chi è Cesaro, il boss dei rifiuti

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