lunedì 11 ottobre 2010

Il nuovo tunnel di Pozzano a rischio frana

Castellammare di Stabia - La nuova galleria di Castellammare ostruisce un rivolo e rischia di rimanere sepolta in caso di frana. Ferdinando Fontanella, direttore scientifico del Centro Museo per la conoscenza della biodiversità dei Monti Lattari che ha la sua sede all’interno delle Terme, lancia un allarme sull’attuale situazione dei rivoli che dal Faito sgorgano a mare, o almeno dovrebbero farlo. Durante alcuni studi del territorio, svolti nel corso degli ultimi dieci anni, Fontanella ha raccolto materiale scientifico, storico, fotografico e cartografico, constatando l’incuria totale di alcuni piccoli corsi d’acqua che servono a regolare gli equilibri statici del “gigante verde”. «Da un giorno all’altro può venire giù tutto – spiega Fontanella – seppellendo decenni di abusivismo edilizio e costruzioni scellerate. Un esempio è stata l’esondazione del rivo San Marco, che qualche giorno fa ha ricoperto di fango tutto il centro di Castellammare». Ma la situazione più critica si troverebbe altrove secondo Fontanella: «Il rivo delle Cammarelle, quello che passa molto vicino al Santuario della Madonna della Libera, è stato completamente ostruito dagli sversamenti abusivi della ricostruzione post-terremoto e sta mostrando già i primi segni di cedimento a causa delle naturali infiltrazioni d’acqua piovana. Inoltre, negli anni scorsi sono state costruite delle semplici barriere fatte in mattoni di tufo che, in caso di eventi franosi, non servirebbero a nulla». Quegli scarichi di materiali di risulta ora ospitano addirittura un campetto di calcio dove spesso giocano i bambini, residenti con le famiglie proprio in case costruite lungo il rivo. Il problema maggiore, però, è rappresentato da un’altra costruzione, non abusiva: «L’ingresso del nuovo tunnel di Pozzano, lungo la statale sorrentina, è stato costruito nel letto del rivo delle Cammarelle ed ostruisce il corso d’acqua che, in una situazione “normale”, avrebbe trovato sbocco sotto al ponte costruito dai Borbone». Per Fontanella non c’è dubbio: «In caso di frana, sicuramente lo svincolo sarebbe sepolto». Il tunnel è in costruzione dal lontano 1982, ma è stato progettato senza tenere in considerazione il rivo delle Cammarelle. «Periodicamente – racconta Ferdinando Fontanella – i rivoli si “puliscono” portando giù tutti i detriti che l’uomo ha depositato. È successo a Pozzano, a Sarno ed ultimamente ad Atrani. I dati in nostro possesso dicono che succederà anche alle Cammarelle, ma è impossibile prevedere quando. Dunque, servono interventi mirati di manutenzione ordinaria». E la situazione dei “rivi” Scurolillo e San Marco sicuramente non è migliore, mentre il solo rivo San Pietro è stato bonificato negli anni scorsi e non è più una minaccia immediata per il centro antico. (Dario Sautto il Giornale di Napoli)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

andiamo bene...come mai però queste cose nessuno le ha tenute in conto dal 1982?!

Anonimo ha detto...

...speriamo solo ke non si faccia male nessuno e ke questo allarme venga preso in seria considerazione!

Anonimo ha detto...

La scoperta dell'acqua calda! Penso che il pericolo maggiore è bensì un'altra frana da colata-rapida come quella di Pozzano che riempi i tunnel in costruzione per centinai di metri!