venerdì 29 ottobre 2010

"Il Miracolo No!"

Non è la solita barzelletta di Berlusconi: "Fra tre giorni a Napoli non ci saranno più rifiuti", dove li sistemeranno resta un mistero... Ieri sera Guido Bertolaso ad Annozero rispondendo alle sollecitazioni del sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, ha spiegato: “I siti delle province di Caserta, Avellino, Benevento più la cava Sari e quella di Chiaiano permetteranno due anni di sopravvivenza nei quali, però, occorre fare tutti gli sforzi possibili compreso la raccolta differenziata e la costruzione degli altri due o tre termovalorizzatori”. Le altre quattro discariche che attualmente ci sono in Campania “funzionano” e non hanno dato problemi. “Abbiamo allestito e gestito cava Sari fino al 31 dicembre scorso, poi è subentrata l’Asia e la A2A. Negli ultimi mesi si sono avvertiti i miasmi che hanno allarmato la popolazione. Ciò è avvenuto – ha detto Bertolaso ribadendo quanto già detto in conferenza stampa ad Acerra dal premier Silvio Berlusconi – perchè i rifiuti non sono stati stabilizzati, forse sono stati conferiti più rifiuti del previsto e non sono stati creati gli impianti di biogas. In Campania – ha aggiunto – le altre discariche attive funzionano, altrimenti ci sarebbe stata una situazione di emergenza totale mentre il problema è sorto solo a Napoli e provincia”. Bertolaso cita poi l’esempio di Chiaiano, sversatoio allestito circa due anni fa nella zona periferica di Napoli, a pochi chilometri in linea d’aria dalla zona ospedaliera. “Chiaiano non crea disagi. Non mi pare – ha detto – che i cittadini abbiano protestato per i miasmi. Occorre mettere a norma la cava Sari e far cessare i cattivi odori”. In studio con Santoro, oltre a Bertolaso, il giornalista di Repubblica Antonello Caporale, il senatore della Lega Nord Roberto Castelli e il sindaco di Salerno. Dopo l'editoriale di Marco Travaglio, che ha scritto una 'lettera' indirizzata proprio a Bertolaso in cui gli rendeva conto dei suoi errori nella gestione dell'emergenza e gli chiedeva di chi fosse la colpa della situazione ormai immutata da anni, il capo della Protezione Civile si è mostrato infastidito. "Abbiamo capito che io sono il Diavolo ed è tutta colpa mia", ha detto Bertolaso, che ha poi dovuto rispondere agli scatenati abitanti di Terzigno che, al microfono di Stefano Maria Bianchi, gli hanno dato del bugiardo e dell'incompetente.

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