lunedì 4 ottobre 2010

Hotel delle Terme ai privati, è polemica

Castellammare di Stabia - Rilancio delle Terme di Stabia: è polemica tra l’opposizione di centrosinistra e l’attuale amministrazione comunale guidata da Luigi Bobbio. Due in particolare le questioni sottolineate dal consigliere comunale dell’Italia dei Valori e ex assessore alle Società partecipate Maurizio Apuzzo, riprese dalle dichiarazioni del primo cittadino nei giorni scorsi: l’intenzione di affidare a privati la sola gestione di elementi del complesso come l’albergo e la nuova trattativa tra Comune, Circum e Regione per il riutilizzo della stazione di “Castellammare Terme” in vista della riapertura delle Antiche Terme al centro antico della città. «Innanzitutto denunciamo - ha affermato l’ex assessore della giunta di Salvatore Vozza - il pericoloso ricorso alla logica dello spezzatino per le Terme. Bobbio vuole affidare ai privati la parte più redditizia, l’albergo, senza nessuna certezza di legame con l’attività termale. Si tratta di una scelta a dir poco spregiudicata. La società termale è appena uscita da un lungo contenzioso proprio con il vecchio gestore privato dell’Hotel delle Terme. Le terme del Solaro - ha continuato Apuzzo - alla luce delle nuove tendenze del termalismo, devono essere tutt’uno con l’albergo, il centro congressi, il parco termale e l’imbottigliamento dell’Acqua della Madonna. Solo così un privato serio può essere coinvolto nella gestione. La logica dello spezzatino sarebbe la morte delle terme, noi ci opporremo con tutte le nostre forze». Il prossimo avvio delle attività del reparto fanghi e delle piscine e la riapertura delle Antiche Terme sarebbero elementi positivi in arrivo, ma comunque voluti e realizzati dall’amministrazione Vozza. «Le nuove concertazioni per la riapertura di “Castellammare Terme” ci sorprendono - ha spiegato Apuzzo - poiché forse non si è a conoscenza del progetto “MetroStabia” risalente al 2007 e che comprende la riqualificazione di tutte le stazioni Circum ricadenti nel territorio stabiese». Nel progetto di recupero della stazione di via Acton, a poche decine di metri dalle Antiche Terme, l’edificio progettato negli anni ’40 da Marcello Canino viene conservato quasi intatto sia all’esterno che all’interno dove vengono ubicati, oltre alla biglietteria e al tourist office, anche un bar e un ristorante. La copertura è prevista parzialmente in acciaio e vetro per migliorare l’illuminazione interna. Nell’edificio a quota binari, invece, viene conservata la sala d’attesa. «All’esterno – si legge nel progetto dell’architetto Enrico Sicignano - è previsto l’ascensore inclinato che collega il piano strada al piano del ferro. Nelle aree libere verranno realizzati un terminal dei bus e una piccola piazzetta per la sosta e il ristoro dei pedoni». (Francesco Ferrigno il Mattino)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

http://www.stabiachannel.it/news/index.asp?idnews=18538

a quando qualcosa di simile a Vico,sono 3/4 anni che si costruisce come pazzi, spuntano case dapertutto. vi siete mai affaciati dal ponte di seiano? e non solo.-

Anonimo ha detto...

il progetto della riqualificazione della fermata di stabia è solo una chimera, poichè la regione campania a seguito di un sopralluogo da parte di propri funzionari ha scritto che il costo dell'intervento non è possibile sostenerlo in quando i soldi non ci sono!!