Vico Equense – Vi ricordate la storia dell’applicazione della sentenza del Tar, quella riguardante la scuola che Gennaro Cinque si rifiutò di ottemperare? Per quella mancanza i proponenti del ricorso si rivolsero alla magistratura, e il Primo cittadino fu indagato per violazione dell’articolo 328 del codice penale. Il procedimento è stato archiviato per infondatezza della notizia di reato, nel giugno del 2010, e l’avvocato che ha seguito l’iter giudiziario dell’amministratore pubblico ha chiesto di essere saldato. Il sindaco, allora, ha reclamato il rimborso delle spese legali al Comune. L’Ente dopo le opportune verifiche ha emesso una determina specificando che esistono le condizioni per liquidare tale rimborso. In sintesi: sentenza del Tar inapplicata, Sindaco prosciolto, e soldi pubblici (quelli dei cittadini o del contribuente) per pagare la parcella del legale...
5 commenti:
tutto vero, ma il problema dei problemi è un altro: il sindaco telearredo, li ha fregati tutti. prima con la chiusra delle scuole ha fatto una cosa che non poteva fare, in seguito è riuscito a far ritirare il ricorso dai genitori. dunque, non poteva andare che in questo modo. Gennaro Cinque è il bruttinaio che ha trasformato questo paese in tanti butattini, fa il cavolo che gli pare e riesce pure a farla franca. prima o poi capiterà a lui quanto è capitato ad altri politici che pensavano di essere furbi e sono finiti a testa in giù. ricordate un certo don armando?
Da tutte queste problematiche che hanno sfaccettature diverse, emerge con forza una sola cosa: bisogna unirsi tutti quanti e mandare a casa la banda bassotti che sta al comune, altrimenti le cose si metteranno veramente male. Le opposizioni facciano una riflessione comune, nessuno si atteggi a masto e si mettano tutti a lavorare per questo obiettivo.
Che vergogna si copia gli articoli e li spaccia per suoi. Un sito ha pubblicato interamente questo pezzo ciao.
d'accordo con anonimo 13.05 del 17 ottobre. positanonews su vico equense riprende solo pezzi di questo blog senza citare la fonte. poi si spacciano come sito più visto. o tra le riche minacciano dicendo che i blog che si aggiornano periodicamente devono essere iscritti all'albo, caro peppe se ti serve la firma di un gionalista si trova facilmente, ma poi chi copia ma chiamato con il suo nome
ecco spiegata l'arroganza del primo cittadino e dei suoi collaboratori. se non vi è reato penale, sicuramente vi sono responsabiltà amministrative ed allora perchè rmborsare le spese per il danno provocato? è staa informata la corte dei conti? per la verità questo controllo potrebbero farlo anche i consiglieri comunali, ma.........
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