giovedì 21 ottobre 2010

Una firma per non far morire la Città

Di Nardo (Idv), basta annunci, il governo passi ai fatti

Castellammare di Stabia - Convocato per martedì 26 ottobre (ore 10, presso la sala consiliare di Palazzo Farnese), il consiglio comunale. Al centro del dibattito le questioni del lavoro e in particolare la crisi della Fincantieri, in vista della riunione del tavolo nazionale sulla cantieristica fissata a Roma giovedì 28 ottobre. L'invito a partecipare al consiglio comunale, vista l’importanza dello stabilimento Fincantieri per Castellammare di Stabia, è stato esteso ai parlamentari e ai rappresentanti delle Istituzioni provinciali e regionali, oltre che ai sindaci dell'area. Stamane gli operai hanno raccolto le firme perché vogliono continuare a costruire navi. Nonostante tutti gli sforzi e le lotte fatte dalle organizzazioni sindacali la situazione resta in uno stato di stallo. I lavoratori sono preoccupati, quelli dell’indotto sono stati licenziati, e tra poco finisce il periodo di disoccupazione e rimangono senza stipendio, le stesse ditte che hanno licenziato adesso lavorano al Nord con altre maestranze. “E’ una vergogna” gridano. Propongono la costruzione di navi pattugliatori per superare questo momento di crisi mondiale. Un bacino di costruzione, per essere competitivi. L’indotto, che da lavoro a 1200 famiglie, ha bisogno di ammortizzatori sociali, altrimenti da dicembre queste famiglie non avranno più reddito. Il coinvolgimento di tutte le forze politiche e sociali della Città. “Ormai gli annunci del governo per il Sud valgono zero, di piani mai avviati e di promesse non mantenute ce ne sono stati già troppi”. Lo afferma il senatore dell’Italia dei Valori Aniello Di Nardo, che aggiunge: “Dopo tante chiacchiere è tempo di fatti, il governo deve dire chiaramente cosa intende fare per il Mezzogiorno prima che sia troppo tardi. Al Sud la crisi ha già prodotto e sta ancora producendo effetti devastanti, in più tra mozzarelle blu, restrizioni alla pesca, delocalizzazione dell’industria conserviera si sono persi decine di migliaia di posti di lavoro. L’Italia dei Valori ha presentato più interrogazioni per sollecitare l’intervento del governo, senza purtroppo ricevere risposta. Il Sud è in agonia e ha bisogno di una terapia d’urgenza” conclude Di Nardo “non si può aspettare oltre”.

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