sabato 16 ottobre 2010

Camorra: Bossa (PD), fuori luogo le minacce dei sindaci ad Amendola

Regione Campania - “Un sindaco su cui pende una richiesta di arresto, che non viene eseguita solo perché è parlamentare, minaccia querele perché il segretario regionale di un partito a lui avverso parla di questione morale. E’ proprio il caso di dire che il mondo va alla rovescia”. Lo dichiara Luisa Bossa, deputata Pd e componente della commissione antimafia, a commento delle dichiarazioni del sindaco di Afragola Enzo Nespoli, che ha annunciato azioni legali contro il segretario regionale del Pd Enzo Amendola per l’allarme lanciato da quest’ultimo sul rischio di infiltrazioni camorristiche in alcuni comuni della provincia napoletana. “Una reazione analoga – continua l’on. Bossa – è venuta anche dal sindaco di Giugliano Pianese. Da ex sindaco di una grande città consiglio ai due colleghi di dare risposte concrete alle osservazioni politiche che vengono mosse, ed evitare quindi la scorciatoia della minaccia. Noi solleviamo rilievi precisi, sulla base di fatti e notizie documentate. Confrontatevi, se potete, con la specificità degli argomenti proposti. Personalmente, come componente della commissione antimafia, ho già presentato una interrogazione al Ministro dell’Interno chiedendo, con il collega Salvatore Piccolo, che al Comune di Giugliano si insedi una commissione d’accesso per verificare l’esistenza di infiltrazioni camorristiche. Lo stesso sarebbe utile avvenisse ad Afragola. Del resto gli stessi sindaci hanno ricordato come questa cosa sia stata fatta nei due Comuni negli anni scorsi quando a guidarli era il centrosinistra. Cos’è successo adesso? C’è il centrodestra al governo e la camorra non c’è più? Non condiziona più? Le notizie che, invece, noi raccogliamo dai territori ci dicono il contrario. Il rischio di un forte condizionamento esiste ancora. La camorra, come ha denunciato di recente con forza il presidente dell’antimafia Pisanu, si infiltra nelle istituzioni e nel tessuto economico. Ieri come oggi. E’ capace di condizionare il voto e le procedure burocratiche, le scelte e la vita stessa della pubblica amministrazione. Abbiamo presentato, a questo proposito, una interrogazione anche su Volla, e suscitano preoccupazioni le notizie che in queste ore provengono da Gragnano. Su queste tema ci vuole serietà. Se a qualcuno non piace che si parli di certe cose, eviti le minacce legali e dia risposte nel concreto. Ammesso che chi ha come coordinatore regionale del partito un uomo come Cosentino su cui Pm, Gip, Cassazione e Riesame hanno chiesto l’arresto per camorra, possa ancora parlare, in modo credibile, di certi argomenti”. (Agenparl)

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