venerdì 8 ottobre 2010

Cacciate i soldi...

Futuro e Libertà e gli ex di Alleanza nazionale sono in guerra sui beni. Si parla di 380 milioni di euro in immobili. Le risorse vengono amministrate dal comitato dei garanti di AN, composto oggi da esponenti di due diversi partiti: Popolo delle Libertà e Futuro e Libertà. I finiani rivendicano per sé il trenta per cento delle risorse; i cosiddetti ex colonnelli – La Russa, Gasparri, Matteoli, Alemanno – fanno muro. Il presidente del comitato dei garanti è il senatore finiano Francesco Pontone, dimissionario dopo il casino con la casa di Montecarlo. Il suo sostituto dovrebbe essere Giuseppe Valentino, sostenuto dagli ex colonnelli: berlusconiano. La questione più urgente è il ripianamento dei debiti contratti dal Secolo d’Italia a causa della stretta del governo sul finanziamento pubblico all’editoria. Sono settecento mila euro. Ignazio La Russa ha detto in tv, rispondendo a Belpietro: "L'anno scorso il quotidiano da An ha avuto qualcosa come 3,6 milioni di euro. Per vivere ha bisogno di costi eccessivi: ritengo che un giornale debba vivere non con gli aiutini ma camminando sulle proprie gambe". E dopo lui Valentino, in Transatlantico: "Sul Secolo vedremo, dobbiamo riflettere". Quelli di Fli capiscono l'antifona e partono al contrattacco. "Vogliono far tacere l'unica voce non berlusconiana nella stampa di centrodestra, un atto di disperazione politica" è la tesi di Carmelo Briguglio. Ma a condurre la partita per i finiani è soprattutto il deputato e amministratore del Secolo, Enzo Raisi: "È una chiara vendetta politica, con la quale rischiano di far fallire e chiudere il quotidiano. E siccome quello è un bene di An e non vogliamo passare guai penali per colpa loro, porteremo i libri ai magistrati e chiederemo il commissariamento dell'intero patrimonio". Tradotto: se non lo vogliono dividere, allora non saranno loro a gestirlo.

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