domenica 4 aprile 2010

Via Cigliari, abbattuti alberi secolari

Massa Lubrense - Approfittano del trambusto elettorale per radere al suolo esemplari di alberi secolari eliminandone anche i ceppi radicali e riducendo ad un ammasso di sterpaglia un’area di circa 1200 metri quadrati all’interno di una proprietà attualmente recintata con reti e travi in ferro giusto sul confine della strada. E’ accaduto in via Cigliari in località Pastena, frazione del vasto comune di Massa Lubrense, dove approfittando dell’infuocata campagna elettorale che ha tenuto impegnati funzionari del Comune ed agenti della polizia municipale qualcuno ha pensato bene di trarne profitto devastando una vasta superficie boschiva di fronte ad un’area attrezzata a parco giochi. Le prime segnalazioni sono partite dai telefoni di privati cittadini che hanno allertato il wwf sezione penisola sorrentina con il presidente Claudio d’Esposito che ha inoltrato una nota alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, al comando dei vigili urbani, al corpo forestale dello Stato di Castellammare di Stabia. “Al momento si ignorano gli intenti e i progetti in corso nella proprietà, dichiara Claudio d’Esposito, ma quello che ben sappiamo è che qualsiasi tipo di speculazione, il più delle volte, inizia proprio con l’eliminazione degli alberi e della vegetazione. Salvaguardare gli alberi ed il paesaggio potrebbe essere il primo valido deterrente alla speculazione edilizia e alla cementificazione selvaggia del territorio”. Giunti sul posto i caschi bianchi della polizia municipale non hanno potuto fare altro che constatare il taglio degli alberi e l’asportazione di ceppaie radicali, quest’ultima vietata dai vincoli esistenti su un’area tutelata da obblighi paesaggistici ed ambientali. Un blitz ben organizzato, dunque, proprio durante una campagna elettorale nella quale i tre candidati hanno promesso che il controllo del territorio è l’unica chiave possibile per fronteggiare il dilagante fenomeno dell’abusivismo edilizio ed i soprusi contro l’ambiente. L’impressione è che invece un’altra pratica di condono andrà ad aggiungersi alle migliaia che giacciono sepolte da anni negli uffici comunali. (Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)

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