venerdì 9 aprile 2010

Un parcheggio sotto il giardino della SS. Trinità

Vico Equense - Grazie alle leggi regionali è possibile sventrare il territorio per costruire box interrati. Per come è stata congegnata, la L.R. 19/2001 espone la realizzazione dei parcheggi interrati ad un inevitabile arbitrio del privato che, conscio di una mancanza di analisi preventive, stati di fatto dettagliati dei luoghi, difficoltà dei controlli ex ante ed ex post, incertezza della normativa e così via, procede nella maniera che ritiene più conveniente ed opportuna. Con questa legge, ad esempio, la giunta di Antonio Bassolino ha reso edificabile l´intera Penisola sorrentina. Esclusi i centri storici e le aree di tutela integrale (Zt 1 e Zt 9 del Put), circa il 20 per cento del territorio, è in pratica possibile sbancare dovunque la Penisola (come nei fatti si sta facendo) nel restante 80 per cento per realizzare al posto di noceti e oliveti mega-parcheggi interrati. «Riteniamo che ormai il business dei box interrati abbia tradito tutti i millantati propositi e le false promesse di risolvere il problema della circolazione delle auto e di ridurre l’inquinamento acustico ed atmosferico, dichiara Claudio d’Esposito presidente del wwf sorrentino. Inoltre tale business sta creando danni irreversibili ormai sotto gli occhi di tutti tanto all’ambiente quanto al paesaggio ed al territorio. La costruzione dei box ha trovato mercato nella speranza di trasformarsi in seguito in negozi, palestre, depositi, uffici e supermercati». Sulla stampa, nei giorni scorsi, è stata pubblicata la notizia che il consiglio d’amministrazione della SS. Trinità e Paradiso ha approvato una delibera per il bando da pubblicare sulla gazzetta ufficiale inerente la realizzazione con la formula del project financing di un parcheggio a due piani sotterraneo al giardino di via San Ciro dato dal 2004 in comodato d’uso al Comune. Dopo la realizzazione della struttura un piano sarà di proprietà dell’ente, l’altro andrà al costruttore, con il rifatto giardino affidato di nuovo al Comune. Viene da chiedersi: è proprio necessario sventrare l'ultimo polmone verde della Città per fare l'ennesimo ricovero per auto?

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