mercoledì 14 aprile 2010

Stamati: «Attenti, ci stanno preparando un congresso provinciale con il pacco»

Provincia di Napoli - «Allerta compagni ci stanno preparando un congresso col pacco». Su Facebook il democratico Luca Stamati lancia l’allarme in vista della direzione regionale che si terrà domani alla presenza di Augusto Migliavacca. Tra le altre cose (per esempio affrontare i temi di una sconfitta bruciante?) comincerà l’iter per celebrare (era ora) il congresso provinciale del Pd. Per l’estate anche Napoli e provincia avranno un loro segretario. Ma chi lo eleggerà? «Qui sta l’inganno», avverte Stamati. «Secondo una norma dello statuto, potranno partecipare al prossimo congresso provinciale, con diritto di voto, solo gli iscritti al partito nel biennio 2008-2009 che rinnoveranno la tessera. Nel frattempo è cambiato il mondo, ma il Pd non se ne è accorto». Dunque, il problema qual è: secondo Stamati se un deluso volesse ravvedersi e decidesse, ora, di iscriversi al partito potrà farlo, certo, potrà partecipare al congresso, ascoltare il dibattito, dire pure una parolina di conforto, ma non potrà votare il proprio segretario. È così? «Già, il congresso col pacco. Non solo c’è una chiusura ad eventuali nuovi iscritti, ma anche rispetto al popolo delle primarie. Gli elettori di Amendola non potranno votare per il segretario napoletano. La platea è quella stessa di Nicolais, dunque un’era geologica per la politica. Il gioco dell’oca. Abbiamo perso le elezioni regionali, alcune amministrative, e invece di andare avanti, torniamo indietro». La norma di cui parla Luca Stamati è stata inserita in gennaio nello statuto nazionale dopo i casi campani di tesseramento gonfiato. Per evitare, insomma, imbrogli. «Certo — prosegue Stamati— la motivazione ufficiale è questa. Di fatto, però, mantengono la platea e gli equilibri di allora. Si preserva lo status quo, favorevole al gruppo dirigente vigente. Non solo. Circola voci nei palazzi che oltre a questo pacco c’è anche il contropacco: pare che i maggiorenti del partito siano orientati ad andare a Roma e chiudere a Roma un accordo sul nuovo segretario. E qui si torna ulteriormente indietro, al Pci». La conclusione di Stamati è questa: «Se fosse tutto vero e lo è si dimostrerebbe l’assoluta inadeguatezza di questo gruppo regionale. Come si fa a radicare sul territorio un partito e chiudere al mondo esterno e farlo diventare tutta una questione tra correnti?». Secondo il teorema stamatiano si tratterebbe dell’ennesima partita interna, la solita resa dei conti tra bassoliniani da una parte, antibassoliniani dall’altra. E già girano i primi nomi. Michele Caiazzo contro Massimiliano Manfredi o Mimmo Tuccillo. Nel frattempo il segretario regionale Enzo Amendola dovrebbe provvedere all’azzeramento degli organismi dirigenti del partito. Non tanto a causa del terremoto elettorale, quanto piuttosto al fatto che Antonio Marciano e Mario Casillo, entrambi nell’esecutivo, sono entrati in consiglio regionale. E Emilio Montemarano si è autosospeso. (di Simona Brandolini da il Corriere del Mezzogiorno)

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