giovedì 15 aprile 2010

Se diventare mamma è un problema

Sorrento - Mettere al mondo un figlio per il 10-15 per cento delle coppie campane resta un desiderio negato. Eppure, secondo una recente indagine Doxa, il 72 per cento delle donne tra i 20 e i 44 anni che stanno provando a concepire un bambino non si è mai rivolta a uno specialista in medicina della riproduzione. Dalla stessa indagine emerge che solo il 12 per cento delle donne si sente correttamente informato e che ben il 38 per cento delle coppie che hanno effettivamente cercato informazioni, ha riscontrato discrepanze tra le indicazioni ricevute traendone disorientamento riguardo alla fonte più attendibile a cui rivolgersi. Partendo da questi dati, sicuramente poco confortanti, soprattutto per gli addetti ai lavori, nasce il dodicesimo Congresso Nazionale Ageo, l'associazione ginecologi extra-ospedalieri, dal titolo «Percorso Nascita: la difficoltà di concepire e il rischio di partorire», che si svolge da questa mattina e fino a sabato all'Hotel Hilton di Sorrento. Organizzato da Rosanna Ariviello, Francesco Libero Giorgino e Claudio Zanardi, durante la tre giorni verranno affrontate tutte le tematiche ginecologiche che possono accompagnare una gravidanza difficile, fino a tutti i chiaroscuri della legge 40 a cui domani, a partire dalle ore 10,45, è dedicata una tavola rotonda moderata dalla giornalista Diana De Feo. «La tempestività con la quale si affrontano le difficoltà del concepimento - spiega Rosanna Ariviello - ricopre un ruolo fondamentale nel risolverle. Infatti, più precocemente le coppie affrontano il loro problema, più possibilità hanno di superarlo e di ottenere quindi una gravidanza. Il trascorrere del tempo, oltre ad aumentare l'età dei partners e diminuire la loro fisiologica capacità di procreare, può cronicizzare un'eventuale compromissione dell'apparato riproduttivo riducendo le possibilità di risolverla». Eppure, stando ai dati, c'è ancora molto scetticismo tra le coppie. «Il messaggio che intendiamo lanciare da questo Congresso - continua la Ariviello - è proprio quello di dire che è giunto il momento che l'opinione pubblica si lasci alle spalle le percezioni negative e comprenda i benefici che l'aiuto al concepimento può offrire alle coppie. Alle luce delle importanti novità in materia legislativa, accogliendo le richieste di aiuto che la coppia sterile fa al ginecologo, abbiamo voluto con questo convegno porre i punti sugli argomenti che suscitano più vivo l'interesse medico e i dibattiti istituzionali». (c.b. il Mattino)

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