venerdì 2 aprile 2010

Pezzogne e "fiorilli" sulla spiaggia del Saraceno

Vico Equense - È il momento ideale per una passeggiata in riva al mare. Alla Marina di Equa c'è già aria d'estate, tra gli ombrelloni arancio dello stabilimento dell'hotel Le Axidie e la Torre del Saracino resa celebre dal superchef Gennarino Esposito. In mezzo "stat virtus", dicevano gli antichi. E allora proviamo a fermarci da Mustafà, vecchio bar trasformato negli anni Settanta in trattoria e ampliato dall'83 con un centinaio di coperti interni. Mustafà sta proprio al centro della baia di Seiano, appartiene alla famiglia De Gennaro, e la cucina a vista, linda come le signore che vi lavorano, promette cucina di tradizione e materie di qualità. Rosa alla cassa e Rossella in sala fanno il resto, e benedette le donne che amano ancora i fornelli. Tra un Sant'Antonio e i quadri con nodi di barca, sotto una magnifica foto di Primo Carnera in gita turistica a Vico Equense nel '58, degustiamo come appetizer di benvenuto un morbido «fiorillo» fritto ripieno di ricotta e fragranti montanare. L'antipasto è una eccellente insalata di mare, accompagnata da frittura di «cicinielli» e da una ricottina fresca dal sapore indimenticabile. Basta poco, in fondo, perché la mediterraneità vi conquisti. Pezzo forte di Mustafà (un nome che rimanda agli sbarchi saraceni, non a caso) è il primo piatto di linquine al cartoccio, ricche di frutti di mare, gamberi e totani. Ma sono anche da provare i paccheri con la pescatrice, gli scialatielli gamberi e carciofi, le linguine con l'astice. Come sempre in questi locali, il menu è ampio, anche troppo. Meglio lasciarsi consigliare dalle signore e dalla spesa giornaliera di pesce che arriva direttamente dalle barche locali. In cento varianti il crudo (pezzogna, scampi, calamari, alici), eccellente la pezzogna alla brace o al sale, il misto alla brace, le cozze al gratin, la frittura di paranza. Ma siamo a Vico, e dunque non bisogna lasciarsi scappare anche un intermezzo di provolone del Monaco. Mustafà è anche pizzeria, ed è piacevole sostare ora che l'aria si riscalda sulla terrazza esterna, anche di sera. Piuttosto buona la selezione dei vini, un centinaio di etichette. E tra i dolci di casa, sono da preferire la panna cotta con frutti di bosco e le cartellette di pasta frolla con crema di ricotta e pere, ricotta e cioccolato, ricotta e gianduia. Nel rapporto prezzo-qualità, è davvero un piacere scoprire che si può mangiar bene con 35/40 euro. (Il Mattino)

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