venerdì 2 aprile 2010

Pd, Bersani scrive a tutti i circoli

"Siamo in piedi, ora acceleriamo"

"Siamo ancora in piedi, ora acceleriamo". Nelle ore in cui si è aperta una discussione difficile e tesa, con molte critiche che arrivano al vertice del partito, Pierluigi Bersani prende carta e penna e scrive a tutti i coordinatori dei circoli del Partito Democratico. Come ha fatto nelle ore immediatamente successive al voto, il leader democratico non nasconde la delusione ma insiste sul risultato "non scontato" delle Regionali: "Sentiamo forte in queste ore la delusione per avere perso la guida di alcune regioni, e il Lazio e il Piemonte per una manciata di voti. La delusione è solo in parte attenuata dal fatto che abbiamo conquistato comunque la presidenza di sette tra le tredici regioni in palio, risultato certamente non scontato alla luce dei rapporti di forza che si sono determinati nelle elezioni più recenti". Poi sottoliena "l'arretramento consistente" dei consensi del PdL, "solo in parte compensato dalla crescita della Lega". E aggiunge che "le distanze tra il campo del centrodestra e il campo del centrosinistra sono oggi sensibilmente inferiori rispetto a un anno fa". Così, per Bersani, "pur dentro a elementi di delusione si apre uno spazio per il nostro impegno e per il nostro lavoro". Ma, in un quadro in cui cresce "la disaffezione", che spesso "si manifesta come distacco e radicalizzazione", e in un contesto di "crisi economica pesante", la possibilità di cambiare il corso delle cose è legata alla "nostra capacità di offrire un'alternativa positiva e credibile". Insomma, è necessario accelerare. Vale a dire, "rafforzare il nostro progetto e per dare radicamento a un Partito democratico concepito come una grande forza popolare, presente con continuità ovunque la gente vive e lavora e capace di offrire proposte che abbiano un contenuto sempre più visibile e coerente". Sulla discussione che si aperta nel partito, e sui conseguenti rischi di nuove spaccature, Bersani è netto: il dibattito sull'esito delle regionali "è fisiologico", ma "se autoreferenziale non va bene. "Nel partito c'è spazio, come è nostro costume, per una discussione larga e libera sul dopo elezioni e sulle prospettive, ma attenzione a modalità che potrebbero allontanarci dal senso comune dei nostri concittadini". (La Repubblica)

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