giovedì 1 aprile 2010

Napolitano non firma la legge sul lavoro

Vacanze di Pasqua in Costiera Amalfitana

Il Capo dello Stato Giorgio Napolitano ha rinviato alle Camere il disegno di legge sul lavoro: è la prima legge non firmata e sottoposta a una nuova deliberazione del Parlamento del suo settennato. Il presidente della Repubblica ha spiegato con una dettagliatissima lettera ai presidenti di Camera e Senato i motivi che l'hanno spinto a bocciare la legge. Il Quirinale - scrive l'Apcom - si è preso quasi tutto il tempo necessario - un mese - per esaminare minuziosamente ogni aspetto del ddl, licenziato in ultima lettura dal Senato il 3 marzo scorso. La legge prevedeva l'arbitrato per le controversie di lavoro, bollato dalla Cgil e dalle opposizioni come "incostituzionale" perchè "viola l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori". La filosofia di base del Colle è che il mondo del lavoro può essere riformato e anzi tali intenti sono apprezzabili ma bisogna muoversi "nel quadro di precise garazie e di un più chiaro e definito equilibrio tra legislazione, contrattazione collettiva e contratto individuale". In particolare, il ricorso all'arbitrato può rappresentare uno strumento "apprezzabile" per prevenire controversie del lavoro, ma deve essere sempre volontario. Inoltre non si può prevederlo, tramite l'inserimento "di una clausola compromissoria", in sede di firma del contratto quando il lavoratore è nella condizione di "massima debolezza". Giorgio Napolitano e sua moglie Clio raggiungeranno Positano in giornata, probabilmente via mare, e resteranno nella caratteristica cittadina fino a martedì prossimo. Una vacanza che si preannuncia all’insegna del totale relax, per "disintossicarsi" dalle scorie della politica e ritemprarsi con il sole, il mare e il panorama mozzafiato della "cittá romantica". L’illustre coppia, a quanto pare, dovrebbe alloggiare presso l’Hotel San Pietro, uno degli alberghi più prestigiosi del comprensorio amalfitano. Nessuno, però, conferma, per ovvi motivi di sicurezza, come impone, in questi casi, la procedura adottata dalle forze di polizia.

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