mercoledì 14 aprile 2010

Monte San Costanzo, asportate rocce secolari

Massa Lubrense - Denuncia degli ambientalisti per l’asportazione della roccia calcarea dall’antica gradinata che conduce alla cappella del Monte San Costanzo in un’area di massimo valore ambientale, sottoposta a rigidi vincoli paesaggistici ed idrogeologici che si affaccia sulla riserva protetta di Punta Campanella. Con un esposto inviato alla Procura della Repubblica di Torre Annunziata, al responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Massa Lubrense, Soprintendenza archeologica di Napoli e Caserta e per i beni architettonici per il paesaggio di Napoli e Provincia, ai carabinieri della locale stazione di Massa Lubrense, il presidente del Wwf sezione penisola sorrentina Claudio d’Esposito ha richiesto la verifica della legittimità delle opere che hanno permesso la realizzazione di un tracciato in terreno ricco di buche e di spuntoni di roccia che hanno preso il posto dell’antica e caratteristica scalea. «L’ascesa al Monte San Costanzo è sempre stata una comoda passeggiata - descrive Claudio d’Esposito - da percorrere immersi in un paesaggio mozzafiato tra i profumi della macchia mediterranea ed il vento che proviene dal mare in un insieme che fa percepire il distacco dalle cose umane. Lo storico tracciato ha sempre permesso l’arrivo in cima, fino alla chiesetta, con un percorso da coprire in una ventina di minuti attraverso il taglio naturale della faglia senza eccessive difficoltà. Poi qualcuno ha deciso di creare un binario di staccionata senza soluzione di continuità, con un discutibile guard-rail montano». Le rocce calcaree presenti da secoli sono state asportate, spaccate e riposizionate diversamente, su di esse sono stati riversati quintali di terreno prelevati dal bosco ai cui margini compaiono adesso enormi fossati lasciati scoperti e pronti a rappresentare una trappola per i meno attenti. Unico motivo di soddisfazione è la presenza di numerosi esemplari di alberi piantati per la nascita di ogni neonato grazie ai fondi che la Regione Campania ha erogato a tutti i comuni della penisola sorrentina con l’obbligo di destinare i soldi unicamente per tale scopo. Una nota positiva dopo l’espianto dei 1.200 metri quadrati di alberi secolari nella frazione di Pastena ed il taglio di decine di esemplari di querce di 150 anni di età in via Li Padri nell’altra frazione di Termini su una superficie di circa 2mila metri quadrati. (Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)

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