lunedì 12 aprile 2010

Marciano: «Enzo leader dell’opposizione? Non è un diritto naturale»

Regione Campania - «Lo sforamento del Patto di stabilità da parte della Regione Campania? Beh, tutti ne erano a conoscenza. È contenuto in un allegato all’ultima finanziaria regionale. E anche l’opposizione lo sapeva», in difesa di Palazzo Santa Lucia si schiera Antonio Marciano, eletto consigliere regionale del Pd con oltre 22mila preferenze. «Se determinate politiche non si sono attuate è anche responsabilità del Governo centrale che avrebbe dovuto procedere all’erogazione di fondi che ci spettavano», aggiunge. Questo, però, non basta a giustificare sprechi e inefficienze. La spesa dei fondi europei ne è un esempio… «Beh, si addebita a noi la colpa delle dispersione delle risorse. Concordo sul fatto che ci si debba focalizzare su progetti mirati ma è anche vero che senza alcuni piccoli interventi, vedi ad esempio le infrastrutture primarie nella zona flegrea, non si sarebbero create quelle condizioni di risanamento territoriale atte a fungere da volano di rilancio dell’intera zona». Dei tredici eletti del Pd, ben sei, tra cui lei, sono espressione dell’area bassoliniana: come può influire questo nei rapporti con quello che dovrebbe essere il leader dell’opposizione, ovvero De Luca? «Intanto, l’elezione di consiglieri che si rifanno ad una certa esperienza è il segno che i cittadini hanno voluto tributare un riconoscimento ad un’area contro la quale da più parti si è puntato l’indice. Per quanto riguarda De Luca, il ruolo di capo dell’opposizione gli dovrà essere conferito da tutta la coalizione. Non è una cosa che spetta per diritto naturale». Bassolino si è lamentato più volte del “fuoco amico” piovutogli addosso… «Beh, sulla Campania si sono scaricati più volte problemi di tenuta della coalizione a livello nazionale. Ricordo tante telefonate sull’asse Roma-Napoli per salvaguardare l’equilibrio datoci da tre senatori in più all’epoca del governo Prodi. In questo discorso, ad esempio, si inserì anche l’elezione di Sandra Lonardo a presidente del consiglio regionale. Se un appunto va fatto a Bassolino, è quello che ad un certo punto, per salvaguardare l’alleanza, ha pagato un prezzo sul profilo riformista della sua coalizione in Campania». Quali sono i temi sui quali allacciare un dialogo con la maggioranza? «Credo innanzitutto il turismo. Occorre puntare ad una legge di sistema che finora non si è riusciti a varare. Il turismo può essere la principale fonte di sviluppo economico della Campania». (di mape da il Roma)

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