sabato 3 aprile 2010

La paralisi della Sorrentina "In crisi per il tunnel infinito"

Vico Equense - Il corteo presidenziale passa alle 13.15, rallenta in via Filangieri, neanche il Capo dello Stato e la sua scorta con sirene e luci blu bucano l' ingorgo più tenace della Sorrentina. Giorgio Napolitano riconosce il Comune, edificio grigio austero nel grigio sciatto di un centro storico usurato dal traffico: strada stretta, un' auto per volta, tutte in fila, per sostituire una Statale. Il Sindaco Gennaro Cinque sperava di fermarlo, magari dirgli che «questo tunnel chiuso ha distrutto Vico», ma pure che la piazza della marina sarà dedicata ad un suo amico, senatore del vecchio Pci, Gerardo Chiaromonte. Un altro sindaco, Giuseppe Cuomo, appena eletto a Sorrento, lo inviterà da Positano. «Una visita sarà un grande onore per la mia città». Gli parlerà anche della crisi, calo dei turisti del 20 per cento, mancano molti inglesi per l' infelice cambio sterlina-euro, mancano però anche i turisti dell' inverno, «vengono per i week-end, ma con il tunnel chiuso sei mesi...». Il nodo della crisi è in un tunnel. Sarà il secondo d' Europa, dicono. Tra i km 16,000 e 10,800, lungo 5,2 per evitare la statale sorrentina 145, una delle dieci strade più belle del mondo, ma impossibile. Progettato 30 anni fa, costruito dall' Anas, «che impegna il meglio delle tecnologiee della sicurezza», come riconosce il sindaco Gennaro Cinque, ma che «ha distrutto Vico, non solo l' economia sorrentina come dicono i miei amici sindaci della penisola». Il tunnel è stato riaperto venerdì sera, spesso chiude di notte dalle 22 alle 6, sarà di nuovo sbarrato dal 15 ottobre al 15 aprile 2011. «Gli effetti sono pesanti, in crisi sono la ristorazione e il commercio, niente matrimoni ed eventi, il servizio del traghetto ora che era stato conosciuto è sospeso», si lamenta Giuseppe Stinga, un leader degli operatori sorrentini, capolista Pdl. Tutti di centrodestra i comuni sorrentini. Il tunnel va dal confine con Castellammare, zona termale Scrajo, al borgo di Seano. Per le auto in coda tre km in 52 minuti secondo i sensori della polizia urbana. Sorrento e Positano un' ora più lontane. Un disastro finanziario per una penisola di 100 mila abitanti, 60 mila posti letto oltre quelli in B&B ed altre sistemazioni, previste per Pasqua 600 mila presenze. Una gabbia per oltre mezzo milione di persone, possibile? «Che la crisi dipenda solo dal tunnel, non è vero. Che Vico sia distrutta da questi disagi, che su un suolo per traffico locale passino le migliaia e migliaia di auto della Statale, è nei fatti», dice il sindaco di Vico, che ringrazia il prefetto e Anas anche per la riapertura anticipata di qualche giorno. Riapertura che non ha sbloccato la paralisi. Alessandro Pansa ha gestito un' emergenza lunga sei mesi, limitandone i danni, «potevano essere drammatici, se il comandante dei vigili Ferdinando Di Martino e tutti i vigili e la Protezione civile non si fossero impegnati allo stremo», precisa Cinque, che annuncia anche il suo addio al Comune tra un anno, «sono esaurito, posso vendere mobili solo il sabato pomeriggio, dalle 7 a mezzanotte faccio solo il sindaco di Vico». È il sindaco di un tunnel. Moderna, piazzole ogni 600 metri e colonnine Sos ogni 500, antincendio e videorveglianza, la galleria è costata 52 milioni. «Comincia a Seiano e non finirà più allo sbocco delle Axidie. Sfondata e ampliata la volta, a 80 metri dalla fine del tunnel la strada sarà incanalata in un altro tunnel fino alla Panoramica, bisogna quindi abbattere una roccia e creare percorso tutto nuovo», descrive Cinque la megaopera. Ma ha dei dubbi. «Per chiudere il cantiere e riaprirlo occorrono 15 giorni più 15, e 250 mila euro. Io ho proposto: invece di chiudere per altri sei mesi ad ottobre, non riapriamo adesso, facciamo tutto entro il 25 giugno. Risparmiamo soldi e sofferenze, quindi miglioriamo i tornanti che da Seiano vanno verso Sorrento, basta addolcirli nei limiti dei vincoli paesaggistici». Ma i timori di Cinque vanno oltre. «Quando l' opera sarà conclusa, vedrete: se oggi dall' uscita dell' A3 a Castellammare fino a Seiano occorrono 2528 minuti, ne basteranno 15 con il tunnel aperto. Bene, arriverà a Seiano il doppio del traffico, e si troverà contro una muraglia. Una curvaa gomito sarà il primo imbuto, i bus turistici fuori-sagoma, lunghi 13,80, dovranno invadere la corsia opposta in ogni curva, ce saranno altre 5 così. Quindi la Sorrentina sarà un caos come e più di prima. Ho chiesto una variante per gli abitanti di Vico con un ingresso, chissà. La paralisi è un incubo. Spero di sbagliarmi». La Regione, con l' assessore Ennio Cascetta, bandì una gara. Fu vinta da Snav con un traghetto di lusso, il "Don Francesco", 700 passeggeri, 90 tra auto bus e camion, 36 nodi, Napoli-Sorrento in 35 minuti. Sospeso da ieri,a tre giorni da Pasqua, con un' ora di coda nonostante il tunnel appena riaperto. Toccherà alla nuova Regione inventare soluzioni. Funziona intanto la Circumvesuviana, oggi unica alternativa alle strade bloccate dalle processioni. A Vico c' è quella biennale degli Incappucciati. Una Via Crucis anche per chi arriva in auto. Forse per motivi di coerenza con il caos della Sorrentina, l' Eav comunica che a Pasqua il servizio ferroviario sarà sospeso alle 13.30 e nel pomeriggio fino alle 22 sostituito, ma come? Con autobus. Già, la Sorrentina è così sgombra. (Antonio Corbo Repubblica Napoli)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Il Presidente non ha fatto quel tragitto.. come si può vedere dalle agenzie stampa e dalle foto su positanonews egli a quell'ora era in albergo al San Pietro.. purtuttavia la riflessione è pertinente..