mercoledì 7 aprile 2010

Insulti e sputi a un ragazzino. La Caritas: brutto episodio

Piano di Sorrento - Costiera ancora sotto choc per l’episodio di intolleranza verificatosi nel pomeriggio di Pasqua tra corso Italia e piazza Cota. A indignare residenti e turisti la reazione di un uomo che ha dato dello «sporco negro» a un ragazzino di colore, colpevole di aver assestato uno schiaffo al figlio mentre i due bambini erano intenti a giocare nelle strade della città. Secondo quanto riferito da alcuni testimoni, l’uomo avrebbe addirittura sputato addosso al ragazzino e tentato di prenderlo a calci. Per il momento, tuttavia, nonostante la gravità dell’accaduto, i genitori del ragazzino offeso hanno deciso di non sporgere querela nei confronti dell’aggressore. L’episodio, comunque, ha destato scalpore nell’opinione pubblica dell’intera penisola sorrentina. Esterrefatto il giornalista Francesco Di Maio, che ha casualmente assistito all’episodio mentre passeggiava per le strade del centro di Piano, che ha subito segnalato l’accaduto a una pattuglia dei carabinieri: «Sono rimasto sconcertato da questa vicenda – dice Di Maio - pensavo che un episodio del genere potesse verificarsi soltanto nei film ambientati nell’America del primo Dopoguerra». Il grave episodio inoltre, ha richiamato l’attenzione delle istituzioni e delle associazioni culturali presenti sul territorio costiero sulle tematiche dell’integrazione e delle discriminazioni razziali. L’episodio ha destato allarme anche negli ambienti ecclesiastici e religiosi della penisola sorrentina. Esprime preoccupazione e sgomento don Carmine Giudici, delegato regionale della Caritas, secondo il quale «l’Italia intera attraversa un periodo difficile, caratterizzato da un aumento vertiginoso degli episodi di intolleranza, in massima parte dovuti a gravi istigazioni politiche all’odio razziale e al fatto che lo straniero venga avvertito dalla popolazione autoctona come un pericolo per il proprio lavoro, per la propria sicurezza e per la propria identità culturale». Eppure, nonostante la preoccupante escalation di violenza verbale e fisica contro gli stranieri, la costiera sorrentina sarebbe ancora da considerare un’isola felice: «Fortunatamente, non assistiamo ancora a fenomeni drammatici di intolleranza razziale – conclude don Carmine Giudici - vista la presenza ancora piuttosto modesta di immigrati, in gran parte provenienti dall’Est europeo, che non pongono grossi problemi di accoglienza. Episodi come quello verificatosi a Piano non hanno una radice razzista o xenofoba ma sono dovuti essenzialmente a una profonda e diffusa ignoranza sul tema dell’integrazione culturale». (Ciriaco M. Viggiano il Mattino)

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