mercoledì 7 aprile 2010

Il primato del provolone del Monaco

Vico Equense - Nel primo trimestre del 2010, otto riconoscimenti Dop e Igp all'Italia, che arriva a quota 202 e consolida il primato nella vetrina europea dell'agroalimentare di qualità, staccando ulteriormente le più immediate inseguitrici: la Francia ferma a quota 168, la Spagna a 131. Ben due sono campani: il Provolone del Monaco e l'olio extravergine di oliva d'Irpinia-Colline di Ufita (Avellino). La tutela del Provolone del Monaco permette la salvaguardia e la valorizzazione di aziende che nella provincia di Napoli allevano l’antica razza bovina agerolese di cui esistono ancora poche centinaia di capi, che è quindi ancora a rischio estinzione. L’origine del nome viene probabilmente dalla grande mantella che i pastori agerolesi indossavano per ripararsi dal freddo e dall’umidità allorchè da Agerola, via Seiano e poi in barca, o a dorso di mulo, raggiungevano Napoli per vendere i loro prodotti. La zona di produzione è limitata alla provincia di Napoli ed in particolare comprende i territorio dei comuni di Agerola, Casola di Napoli, Castellamare di Stabia, Gragnano, Lettere, Massa Lubrense, Meta, Piano di Sorrento, Pimonte, Sant’Agnello, Sorrento, Santa Maria La Carità, Vico Equense. «Siamo molto soddisfatti per come lo straordinario patrimonio dell'agroalimentare italiano stia emergendo, attraverso i riconoscimenti Dop e Igp, che lo rendono meglio visibile agli appassionati di gastronomia di tutto il mondo». Così il presidente di Agriturist (Confagricoltura), Vittoria Brancaccio, commenta aggiungendo che «il grande patrimonio dell'agroalimentare certificato dia slancio alla promozione turistica del territorio».

2 commenti:

Anonimo ha detto...

E' un dato statistico che il latte dei monti lattari a vico equense non lo vuole più nessuno. In giro è pieno di parzonali che non sanno a chi dare il latte. La domanda è: con cosa producono il provolone del monaco questi signori produttori e questa sottospecie di controllori del marchio DOP?
Dove vanno a finire quei camion di latte tedesco che salgono tutti i giorni nella moiano di telearredo?
Si facciano controlli più seri e si parli di meno.

Anonimo ha detto...

In questa città la parola "controllo" non esiste.
E il consorzio lo sa benissimo.
Almeno 3/4 dei provoloni è fatto con latte forestiero.
Vergogna.