mercoledì 7 aprile 2010

I cacciatori di legna non fanno mai festa. A Pasqua giù cento querce secolari

Massa Lubrense, la denuncia del Wwf: avevano 150 anni di vita. Gli ambientalisti inviano un esposto in Procura

Massa Lubrense, via Li Padri, località Termini: un centinaio di querce secolari sono state spazzate via. Non ne resta più nulla. Cento, anche 150 anni di vita per ogni pianta: e nel 2010 ne è stata sancita la fine. Un'emorragia verde iniziata nel periodo pre-elettorale e proseguita nei giorni delle feste pasquali. Scempio sul quale il Wwf vuol vederci chiaro. Tanto che con nota inviata alla Procura di Torre Annunziata, al comune di Massa Lubrense, alla Soprintendenza di Napoli e Provincia e al Corpo forestale di Castellammare di Stabia, gli ambientalisti della penisola sorrentina hanno chiesto di verificare la legittimità del disboscamento. «Li abbiamo persi per sempre - commenta con amarezza Claudio d'Esposito, presidente del Wwf Penisola Sorrentina – Non sappiamo se ciò sia semplicemente servito ad arricchire qualche commerciante di legname o servirà, in futuro, ad aprire la strada ad ulteriori speculazioni».
TAGLI A RASO - Ad essere «persi per sempre» sono patriarchi arborei che hanno impiegato anche 150 anni per crescere. Eppure l'aspettativa di vita di queste piante arriva a novecento anni. Quindi sono state recise in "gioventù". In via Li Padri, in una proprietà posta a monte della stradina, al confine con la struttura denominata Gocce di Capri - denuncia il Wwf - sono stati effettuati tagli a raso di tutti gli alberi presenti nel sito.
PICCOLE OPERE EDILI - Con l’eliminazione della vegetazione arborea è apparso un manufatto in lamiere di colore verde con porta e finestre e, in altra proprietà, un casolare e una discarica-deposito di grossi cumuli di pietre e materiali da costruzione.
LA STRAGE VERDE CONTINUA - I tagli hanno interessato esemplari di quercia della specie Roverella (Quercus pubescens) su di un’area di circa 2000 metri. D'Esposito ricorda che «i grossi alberi sono stati tagliati senza comprendere o considerare l’enorme valore che essi hanno da vivi. Gli alberi facevano parte di una formazione boschiva naturale e per età e dimensioni potevano essere considerati come un raro esempio di maestosità o longevità ed offrivano riparo e cibo ad una moltitudine di animali». La strage verde non si ferma. Con lsa desertificazione di via Li Pardi, salgono a tre gli interventi di disboscamento nella settimana che ha preceduto il periodo elettorale. Azioni consumate nel solo Comune di Massa Lubrense (Monticchio, Pastena, Termini). Tagliati a raso oltre 5000 metri quadri di superficie boschiva. (Alessandro Chetta il Corriere del Mezzogiorno)

1 commento:

Anonimo ha detto...

Per tagliare un albero di così grandi proporzioni, ci sarà voluto un pò di tempo e di rumore per buttarlo giù e per poi trasportarlo. Nessuno ha visto e sentito nulla? Anche in questo ci si nasconde nell'omertà?
Poveri noi, ma dove stiamo andando a finire?????