lunedì 12 aprile 2010

Gabriele: Bassolino non si è impegnato per vincere

Regione Campania - «Basta con bassolinismo e antibassolinismo. È arrivato il momento di dare spazio a energie nuove nel centrosinistra per non perdere, dopo Provincia e Regione, anche l’ultimo presidio democratico a sinistra, il Comune». Corrado Gabriele, assessore uscente della giunta Bassolino in quota Rifondazione, è stato eletto consigliere regionale nelle liste del Pd, in cui si è presentato da indipendente. «Adesso voglio lavorare per costruire dentro il Pd un’area progressista, di sinistra, che punti a occuparsi delle cose concrete». Perché venerdì sera non era all’incontro in cui De Luca ha riunito i partiti dell’opposizione? «Non ci sono andato perché bisogna dire basta a questa deriva plebiscitaria, ieri Bassolino, oggi De Luca. Non può essere De Luca a convocare i partiti del centrosinistra, ma occorre che siano le forze stesse della coalizione a ritrovarsi per analizzare le ragioni della sconfitta e avviare una riflessione su come organizzare l’opposizione». De Luca ha affermato che il centrosinistra ha perso perché si è governato male. «De Luca ha provato a cavalcare la questione della discontinuità, accusando più la Regione di malgoverno che non le politiche fallimentari del governo Berlusconi nei confronti del Sud. Oggi il Pdl ci accusa per lo sforamento del patto di stabilità, ma noi abbiamo dovuto utilizzare risorse ingenticontro la crisi economica. Fondi che ho gestito in prima persona per aiutare gli operai delle aziende in crisi, gli insegnanti precari e le famiglie in difficoltà. Tutto questo mentre Roma ci ha tagliava le risorse e bloccava i fondi Fas». Quale è stato il ruolo di Bassolino? «Bassolino fino all’ultimo ha intessuto una trama politica che non era quella di tentare di vincere le elezioni. A me sembra che non abbia proprio fatto campagna elettorale se non per alcuni candidati. Credo che se tutti si fossero spesi sufficientemente per dimostrare di poter vincere, almeno nelle grandi realtà saremmo arrivati pari. A Napoli è mancato poco». Come si risale la china per le prossime comunali? «Dobbiamo evitare di riproporre la distinzione tra continuità e discontinuità». Sarà possibile ricucire lo strappo con la Federazione della sinistra? «Tutti quelli che possono concorrere a battere le destre a Napoli sono miei potenziali alleati, ma non credo che la loro attuale classe dirigente possa aprirsi a qualsiasi tipo di dialogo. Sono loro che da anni operano scelte isolazioniste». (Enrica Procaccini il Mattino)

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